Strage dell'Immacolata. I due fratelli Hoti uniti dallo stesso tragico destino: la passione fatale per i motori veloci

Sabato 9 Dicembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 08:06

I video con la Bmw

Il 22enne Altin invece si muoveva solo con la sua Bmw Serie 5, assetto super ribassato dalle minigonne laterali ai cerchi sportivi, i teschi sul lunotto e sulle fiancate, il nome di Admir sul parabrezza, la bandiera con l’aquila dell’Albania fuori dal finestrino durante le gimcane filmate per i social. Un’auto del 2004 che sul mercato dell’usato valeva non più di un migliaio di euro, ma che era venerata come una dea. L’ultima foto è apparsa in una storia di Instagram alle 19 di giovedì, lo scatto nel parcheggio di un negozio di articoli sportivi, tuttavia sono decine e decine i video del veicolo postati nell’ultimo anno: in corsa e in sosta, in viaggio e all’autolavaggio, in autostrada e in campagna. «Non fidarti troppo, non amare troppo, non sprecare troppo, perché quel “troppo” può farti troppo male», è il messaggio dell’ultimissimo reel, una moto che sfreccia nella notte sette ore prima della tragedia, quando era appena cominciata la serata con la fidanzata Giulia Di Tillio, laureanda in Economia aziendale conosciuta sui banchi di scuola, e con l’amico Egli Gjezi, operaio innamorato del calcio. «Secondo me è stata l’alta velocità: sono passato in quella strada all’1, l’asfalto era già bagnato», dice Sami Binakaj, presidente dell’associazione umanitaria Kosova, che già aveva raccolto i fondi per i funerali di Admir e ora farà altrettanto per quelli di Altin, visto che il mesto desiderio di Shiqerie e Hamza è far riposare i figli insieme nella loro terra di origine.

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