Una Biennale al bacio

Sabato 24 Febbraio 2018
Una Biennale al bacio
IL CARTELLONE
Lo sguardo è a 360 gradi: musica, teatro e danza. La Biennale si divide in tre. E lancia la propria sfida. Dalla coreografia sotto lo sguardo attento di Marie Chouinard; sulla musica con i progetti contemporanei di Ivan Fedele tra Est e Ovest del mondo e infine le atmosfere sofisticate degli attori sul palcoscenico guidati da Antonio Latella, con qualche spruzzata pop come la proposta di una vera e propria maratona del bacio con i laboratori di drammaturgia, recitazione, drammaturgia, regia, recitazione e fotografia centrati sul tema della tenera effusione.
È questa la proposta complessiva presentata ieri all'Ara Pacis, a Roma, dal presidente della Fondazione Biennale, Paolo Baratta insieme ai tre direttori dei settori d'arte. «L'obiettivo - ha sottolineato il numero uno di Ca' Giustinian - è quello di esplorare i confini, dando sfogo al desiderio di ridurli fino a non considerarli più tali intesi come segno aperto di valorizzazione delle qualità e delle creazioni artistiche». Parole chiare per sottolineare, una volta di più, come la Fondazione intenda perseguire il dialogo in una società dove divampano polemiche, angosce e rancori a livello sociale.
IL FASCINO DELLA DANZA
Il Festival internazionale si terrà dal 22 giugno all'1. luglio. In prima linea Meg Stuart, Leone d'oro alla carriera e capofila dell'«improvisation projects» che hanno marcato la sua attività influenzando numerosi artisti, alla Biennale con la prima italiana di Built to Last; e si vedrà il connubio tra il postmoderno di Deborah Hay e la perfezione dei danzatori del Cullbergbaletten, massima espressione del balletto moderno, insieme per Figure a Sea, sulla musica di un'altra grande musicista come Laurie Anderson.
E poi ci sarà il flamenco contemporaneo di Israel Galvàn; i concerti coreografici di Frèdèrick Graval; il grado zero della danza con Xavier Le Roy e due italiane Francesca Foscarini e Irina Baldini. E poi vale la pena ricordare il College con 15 danzatori di tutto il mondo, dai 18 ai 23 anni che parteciperanno ad uno stage.
Complessivamente gli spettacoli del settore Danza saranno 22 di cui 5 in prima assoluta. «I fili conduttori di questa edizione - ha detto Chouinard - sono respirazione come sovversione e strategia e creazione coreografica e interpretazione».
LA SUGGESTIONE DEL TEATRO
Il Festival internazionale si terrà dal 20 luglio al 5 agosto prossimi e si intitolerà Attore/Perfomer. L'appuntamento senza dubbio di maggior richiamo, e con le maggiori sfumature popolari è quello legata alla Summer School, il college della Biennale. dal 23 al 4 luglio, proporrà laboratori di drammaturgia, regia, recitazione, fotografia, arte performativa e avranno come tema il bacio. «Bacio come gesto - è stato riferito dal direttore Antonio Latella - entrato a far parte della nostra quotidianità. ma anche come atto di performance che sempre si rinnova fino a rendersi unico e irripetibile. Questo progetto si concluderà il 5 agosto con una vera e propria Maratona del Bacio che vedrà espresse le soluzioni dello stage». Alla base della proposta del Festival vi sarà la coreografia, regia, musica, arti plastiche, giocoleria, arte dei burattini, mimo. E i protagonisti saranno tra gli altri Clement Layes; Gisèle Vienne, Simone Aughterlony tra gli artisti impegnati sul palcoscenico. Ci sarà spazio anche per gli autori con un vero e proprio bando per scrittori under 40. «Il nostro tentativo - ha ribadito Latella - sarà quello di cercare di mettere in mostra la sottile differenza tra attore e performer». In scena anche i Leoni d'argento, i trevigiani Anagoor; i Leoni d'oro Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Trentuno i titoli rappresentati per un totale di 48 repliche con 20 novità, sei prime assolute.
LA FELICITÀ DELLA MUSICA
È probabilmente uno dei settori di maggior richiamo a partire dal Leone d'oro recentemente assegnato a Keith Jarrett. Il Festival internazionale di Musica contemporanea si terrà dal 28 settembre al 7 ottobre. Le proposte forti sono The Yellow Shark di Frank Zappa; la solo piano performance dello stesso Jarrett; Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla; Allados del Leone d'argento Sebastian Rivas e anche il Victor Wooten Trio. Per il festival ci sarà pure Marcelo Nisiman, compositore, arrangiatore, direttore e fuoriclasse del bandonéon. Altri autori di riferimento Nidra di Giacomo Baldelli; Le Chant de la matière di Laura Bianchini e Michelangelo Lupone. Anche per questo settore è previsto un Biennale College che coinvolgerà giovani da tutti i continenti per alcune tappe formative: composizione, libretto, regia. «Il tema sarà quello delle musiche delle Americhe - ha sottolineato il direttore Ivan Fedele - e quella del Vecchio Continente con le reciproche influenze e contaminazioni. Saranno presentate anche opere di artisti emergenti con l'obiettivo di testimoniare la continuità esistente tra le diverse generazioni». Il festival della Musica comprenderà 18 concerti con 40 prime esecuzioni.
L'ATTENZIONE AI GIOVANI
«È assolutamente importante ribadire il connubio tra i settori e i singoli College - ha concluso Baratta - Tutto rappresenta apertura e compattezza. Per questo abbiamo avviato una speciale azione di promozione e di accompagnamento a favore del pubblico per un'offerta che va oltre l'abbonamento individuando la formula degli spettatori in residenza. Inoltre promuoveremo un'altra iniziativa rivolta ai giovani laureati che vorranno cimentarsi con l'arte dello scrivere di teatro, danza e musica consentendoci di costruire la figura di studiosi in residenza con la possibilità di sviluppare la partecipazione ai festival e la frequentazione dell'archivio storico della Biennale»
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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