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(...) che stabilmente raggiunge le 500 mila dosi giorno. Entrambi le componenti spingono per un ottimismo che potrebbe pero consolidarsi in maniera molto difforme nel Paese, al nord con ampia certezza di tradursi concretamente in fatti, al centro con qualche perplessità, nel meridione in cui prevalgono massicciamente queste ultime. Il tema investimenti è l'elemento portante e probante per tradurre in crescita duratura il sentimento dell'ottimismo e non a caso l'accordo comunitario impone al nostro Paese di procedere parimenti all'utilizzo delle risorse alla realizzazione di riforme sostanziose e sostanziali, quali giustizia, soprattutto civile e amministrativa, fisco, politica e costo del lavoro, amministrazione e spesa pubblica, le quali materialmente incontreranno non poche difficoltà ad essere approvate a livello politico e ancor peggio a tradursi in fatti concreti sui territori. Fatti concreti che saranno all'origine di una nuova concreta e duratura capacità di attrarre consistenti investimenti sia dall'estero che dall'Italia, a tal fine la riforma della giustizia e quelle del fisco e del lavoro faranno la differenza per riuscirci. Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna hanno tutte le credenziali per riportare in Italia presenze industriali estere stabili, di forte impatto per intere filiere e per l'occupazione, condizione che stimolerebbe anche molti imprenditori italiani ad accantonare prima e abbandonare poi idee di cessione puntando viceversa su rafforzamenti e quindi investimenti propri. E il Veneto, forse ancor più delle altre due regioni citate, può rafforzare il suo peso di traino per l'intero paese, grazie ad una tripla capacità di portare in Italia investimenti, essendo leader nazionale per l'attrattività turistica, per quella tecnologica industriale, grazie ad un presenza di primaria rilevanza praticamente nell'intero territorio, con tre del più importanti imprese dell'innovation tecnology, Cerved, Engeenering e Tinexta, che hanno sedi operative maxi nel padovano, e quella formativa universitaria e di ricerca, radicata a livelli di eccellenza. Alle quali si aggiunge un rapporto tra sistema regionale politico, che si esprime ai massimi livelli nel vertice dell'ente Regione, e l'intera rappresentanza dei corpi intermedi, espressione dell'economia, finanza e lavoro, che si è consolidato in una collaborazione efficiente ed efficace per incrementare lo sviluppo su vasta scala e quindi di vasta ricaduta per l'intero tessuto sociale. A questa somma di peculiarità vincenti e consolidate farà molto comodo poter utilizzare gli effetti di riforme in grado di garantire a chi investe certezze in termini di trasparenza, tempistica e incentivazione ad immettere capitale di rischio non solo sotto forma di finanziamento ma anche per realizzare quartieri generali che per ora la sola Milano, nell'ante pandemia, aveva saputo conquistare.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA (...) che stabilmente raggiunge le 500 mila dosi giorno. Entrambi le componenti spingono per un ottimismo che potrebbe pero consolidarsi in maniera molto difforme nel Paese, al nord con ampia certezza di tradursi concretamente in fatti, al centro con qualche perplessità, nel meridione in cui prevalgono massicciamente queste ultime. Il tema investimenti è l'elemento portante e probante per tradurre in crescita duratura il sentimento dell'ottimismo e non a caso l'accordo comunitario impone al nostro Paese di procedere parimenti all'utilizzo delle risorse alla realizzazione di riforme sostanziose e sostanziali, quali giustizia, soprattutto civile e amministrativa, fisco, politica e costo del lavoro, amministrazione e spesa pubblica, le quali materialmente incontreranno non poche difficoltà ad essere approvate a livello politico e ancor peggio a tradursi in fatti concreti sui territori. Fatti concreti che saranno all'origine di una nuova concreta e duratura capacità di attrarre consistenti investimenti sia dall'estero che dall'Italia, a tal fine la riforma della giustizia e quelle del fisco e del lavoro faranno la differenza per riuscirci. Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna hanno tutte le credenziali per riportare in Italia presenze industriali estere stabili, di forte impatto per intere filiere e per l'occupazione, condizione che stimolerebbe anche molti imprenditori italiani ad accantonare prima e abbandonare poi idee di cessione puntando viceversa su rafforzamenti e quindi investimenti propri. E il Veneto, forse ancor più delle altre due regioni citate, può rafforzare il suo peso di traino per l'intero paese, grazie ad una tripla capacità di portare in Italia investimenti, essendo leader nazionale per l'attrattività turistica, per quella tecnologica industriale, grazie ad un presenza di primaria rilevanza praticamente nell'intero territorio, con tre del più importanti imprese dell'innovation tecnology, Cerved, Engeenering e Tinexta, che hanno sedi operative maxi nel padovano, e quella formativa universitaria e di ricerca, radicata a livelli di eccellenza. Alle quali si aggiunge un rapporto tra sistema regionale politico, che si esprime ai massimi livelli nel vertice dell'ente Regione, e l'intera rappresentanza dei corpi intermedi, espressione dell'economia, finanza e lavoro, che si è consolidato in una collaborazione efficiente ed efficace per incrementare lo sviluppo su vasta scala e quindi di vasta ricaduta per l'intero tessuto sociale. A questa somma di peculiarità vincenti e consolidate farà molto comodo poter utilizzare gli effetti di riforme in grado di garantire a chi investe certezze in termini di trasparenza, tempistica e incentivazione ad immettere capitale di rischio non solo sotto forma di finanziamento ma anche per realizzare quartieri generali che per ora la sola Milano, nell'ante pandemia, aveva saputo conquistare.
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