SAN DONÀ DI PIAVE
Trave di traverso in A4 provoca una serie di incidenti,

Mercoledì 28 Luglio 2021
SAN DONÀ DI PIAVE
Trave di traverso in A4 provoca una serie di incidenti, per fortuna senza conseguenze per gli automobilisti, ma Autovie Venete non intende risarcire i danni subiti, sostenendo trattarsi di un fatto accidentale e che, comunque, il personale non poteva procedere più celermente per rimuovere l'ostacolo. Il fatto è accaduto lo scorso 28 gennaio e ha coinvolto quattro mezzi, tra cui la Seat Ateca condotta da un 33enne di San Donà che, per riuscire ad ottenere giustizia, si è rivolto allo Studio 3A, società specializzata nel risarcimento danni. Secondo la ricostruzione dei fatti, alle 17.50 la Seat stava procedendo in direzione Trieste quando, al km 565+700, nel comune di Ronchis (Udine), a trecento metri dall'uscita di Latisana, mentre si trovava sulla corsia di sinistra e stava viaggiando ad una velocità di circa 120 km/h, si è trovato di fronte a una trave di legno lunga circa due metri, persa da qualche camion, che occupava la corsia di sorpasso e quella centrale.
OSTACOLO
Inutile il tentativo di evitare l'impatto, anche per la presenza di vari mezzi pesanti. E, come il sandonatese, almeno altri tre mezzi. Tutti gli automobilisti coinvolti, per fortuna illesi, si fermano poco dopo in corsia di emergenza per verificare i danni e per dare subito l'allarme: due vetture, peraltro, tra cui quella del trentatreenne, non possono proseguire, perché con l'urto hanno avuto le gomme squarciate. Alle 19.10 arriva la Polstrada di Udine, che raccoglie e verbalizza le varie testimonianze; quello che non riuscirà, invece, a fare è risalire al camion che si è lasciato alle spalle la trave. I danni subito dalla Ateca, ammontano a 2.200 euro. Il sandonatese si affida, quindi, alla 3A per procedere con la richiesta di risarcimento danni ad Autovie, in quanto ente gestore di quel tratto. Dalla società, però, neppure un centesimo. «Non hanno disconosciuto l'accaduto viene spiegato dallo Studio in una nota , ma hanno invocato il caso fortuito, la imprevedibilità e l'inevitabilità, sostenendo che il personale non poteva intervenire più celermente per rimuovere la trave». In pratica viene data una versione dei fatti, in termini di tempistiche, differenti da quelli che, secondo lo Studio 3A, avrebbe accertato la pattuglia della Polstrada. «E in caso di ulteriori dinieghi, non fosse che per una questione di principio, è pronto ad adire anche le vie legali», la chiusa della società specializzata in risarcimento danni.
Fabrizio Cibin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci