Salvadori: «Pugno di ferro contro chi non ci rispetta»

Domenica 28 Settembre 2014
(d.gh.) «Mi appello ai veneziani: uniamoci tutti per la difesa e il rispetto della città». L'avvocato Augusto Salvadori, ex assessore comunale al Turismo e al Decoro della città, con alle spalle anni di battaglia contro i saccopelisti e i torsonudisti, si rivolge ai residenti per cercare di fermare il degrado che avanza inesorabilmente in città. «Bisogna comunicare a tutti che Venezia deve essere rispettata – afferma Salvadori – serve un'informativa a livello mondiale e serve il pugno di ferro: non voglio più vedere i turisti con i piedi a mollo in Canal Grande come se fossero in spiaggia o cucinare la pasta in Piazza San Marco sui fornelletti. Bisogna dire basta all'insudiciamento del suolo pubblico, all'imbrattamento dei cosidetti "writers". Abbiamo il diritto di camminare agevolmente per le strade e di fruire dei mezzi pubblici senza essere stipati come sardine. E questo non per colpa dell'azienda di trasporto ma per l'enorme afflusso turistico». Salvadori individua nei turisti i maggiori responsabili del degrado cittadino e ha una soluzione al problema: «Va programmato il numero delle persone che entrano in città – spiega - Ci sono troppi turisti in una città così fragile. Sarebbe il caso che chi vuole venirla a visitare prenotasse la sua visita, così come prenota una visita a una mostra d'arte. Inoltre il turismo deve partecipare alle spese per la manutenzione della città: la popolazione è sempre più limitata di numero, mentre il turismo è crescente. Chi è che consuma la città? Perché l'onere della manutenzione deve ricadere sostanzialmente sui veneziani?». Salvadori ricorda come già 20 anni fa aveva chiesto alla Ue di portare alcune sue istituzioni a Venezia e rilancia ora la richiesta. «Deve tradursi in realtà – spiega – anche per dare ai giovani che escono dall'università possibilità di trovare un lavoro. Così come è essenziale che non vengano più portati via dalla città storica gli uffici pubblici».

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