MOTO ONDOSO
VENEZIA La magia dei canali con l'acqua limpida e di canottieri che si allenavano lungo il canale della Giudecca è finita da tempo. Da giugno, almeno, in città hanno ricominciato a correre tutti. Indistintamente. Vaporetti (di Actv e anche i sostituti del 2/ di Alilaguna), taxi e barche da trasporto. A qualsiasi ora in canal Grande e nei canali perimetrali della città è uno stillicidio di corse a più non posso. Denunciarlo prima sembrava brutto, quasi una bestemmia, perché si trattava di attività duramente provate dalla pandemia da Covid e dalle misure emergenziali che di fatto avevano bloccato la città. Ora, con il turismo tornato (almeno per l'estate) a due terzi di quello del 2019 tutti ma proprio tutti hanno ripreso a correre come se quel limite di 7 chilometri orari in canal Grande fosse messo lì per ridere. Come in una barzelletta.
ORA BASTA
Di notte, poi, ci sono barchini di giovani che sfrecciano nei canali a velocità assurde, incuranti del pericolo che può essere dietro l'angolo e che potrebbe avere un prezzo molto alto da pagare. Da ieri mattina, però le barche hanno cominciato ad andare sensibilmente più piano, segno che c'era qualche pattuglia in acqua a controllare la velocità. Ad intervenire è stato l'assessore alla Mobilità, Renato Boraso, che è rimasto basito osservando come venisse fatto quotidiano strame delle regole.
«Ora basta, diamoci una regolata - dice - tutti coloro che utilizzano i canali per lavoro devono mettersi in testa che è ora di finirla di abusare del Codice della navigazione. Due giorni fa ho fatto diversi giri in incognito in vaporetto e mi sembrava di essere in canale della Giudecca invece che in canal Grande. Tutti che correvano. Capisco la frenesia del momento, capisco che tanti sono rimasti fermi per lungo tempo, ma non è possibile abusare della situazione».
GIRO DI VITE
« Ci sarà un giro di vite pesante, con posti fissi di controllo perché la carota non è più sufficiente - aggiunge l'assessore - ho già parlato col comandante Agostini. Serve autocontrollo da parte delle categorie, altrimenti la situazione non è sostenibile. In maniera cordiale ho avvisato le categorie, a breve se non ci sarà rispetto scatteranno le multe. Farò una nota di richiamo anche ai mezzi del trasporto pubblico di linea affinché rispettino la velocità corretta».
LIMITI
Il limite in canal Grande è di 7 chilometri l'ora per tutti, derogabile a 11 per i mezzi di linea, che spesso danno manetta più del necessario, salvo poi compiere impegnative manovre per approdare. I vigili hanno ricevuto l'input di intervenire e se necessario multare.
Da questo fine settimana il problema si porrà anche in canale della Giudecca, in bacino di San Marco, sul canale ei Marani e delle Navi, poiché sta per cominciare la Mostra del cinema, che si è sempre accompagnata da un grande movimentazione di barche per il trasporto di persone. Lì il limite è 11 chilometri orari (20 in certi tratti) mentre le barche volano.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA La magia dei canali con l'acqua limpida e di canottieri che si allenavano lungo il canale della Giudecca è finita da tempo. Da giugno, almeno, in città hanno ricominciato a correre tutti. Indistintamente. Vaporetti (di Actv e anche i sostituti del 2/ di Alilaguna), taxi e barche da trasporto. A qualsiasi ora in canal Grande e nei canali perimetrali della città è uno stillicidio di corse a più non posso. Denunciarlo prima sembrava brutto, quasi una bestemmia, perché si trattava di attività duramente provate dalla pandemia da Covid e dalle misure emergenziali che di fatto avevano bloccato la città. Ora, con il turismo tornato (almeno per l'estate) a due terzi di quello del 2019 tutti ma proprio tutti hanno ripreso a correre come se quel limite di 7 chilometri orari in canal Grande fosse messo lì per ridere. Come in una barzelletta.
ORA BASTA
Di notte, poi, ci sono barchini di giovani che sfrecciano nei canali a velocità assurde, incuranti del pericolo che può essere dietro l'angolo e che potrebbe avere un prezzo molto alto da pagare. Da ieri mattina, però le barche hanno cominciato ad andare sensibilmente più piano, segno che c'era qualche pattuglia in acqua a controllare la velocità. Ad intervenire è stato l'assessore alla Mobilità, Renato Boraso, che è rimasto basito osservando come venisse fatto quotidiano strame delle regole.
«Ora basta, diamoci una regolata - dice - tutti coloro che utilizzano i canali per lavoro devono mettersi in testa che è ora di finirla di abusare del Codice della navigazione. Due giorni fa ho fatto diversi giri in incognito in vaporetto e mi sembrava di essere in canale della Giudecca invece che in canal Grande. Tutti che correvano. Capisco la frenesia del momento, capisco che tanti sono rimasti fermi per lungo tempo, ma non è possibile abusare della situazione».
GIRO DI VITE
« Ci sarà un giro di vite pesante, con posti fissi di controllo perché la carota non è più sufficiente - aggiunge l'assessore - ho già parlato col comandante Agostini. Serve autocontrollo da parte delle categorie, altrimenti la situazione non è sostenibile. In maniera cordiale ho avvisato le categorie, a breve se non ci sarà rispetto scatteranno le multe. Farò una nota di richiamo anche ai mezzi del trasporto pubblico di linea affinché rispettino la velocità corretta».
LIMITI
Il limite in canal Grande è di 7 chilometri l'ora per tutti, derogabile a 11 per i mezzi di linea, che spesso danno manetta più del necessario, salvo poi compiere impegnative manovre per approdare. I vigili hanno ricevuto l'input di intervenire e se necessario multare.
Da questo fine settimana il problema si porrà anche in canale della Giudecca, in bacino di San Marco, sul canale ei Marani e delle Navi, poiché sta per cominciare la Mostra del cinema, che si è sempre accompagnata da un grande movimentazione di barche per il trasporto di persone. Lì il limite è 11 chilometri orari (20 in certi tratti) mentre le barche volano.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
