Il genio di Michelangelo dalle cave alla Sistina

Giovedì 20 Settembre 2018
L'EVENTO
Michelangelo Buonarroti tra tormento creativo e ricerca della perfezione, contrasti e passioni, inquietudini e successi. Un viaggio a 360 gradi nell'arte cinquecentesca (pittura, scultura, disegni, architettura) attraverso la contemplazione di capolavori immortali come la Pietà, il Mosé, la Cappella Sistina, la Tomba di Lorenzo de' Medici, la Cupola di San Pietro, il David e l'aiuto della tecnologia più sofisticata. E una nuova sfida sul mercato cinematografico che perde colpi, nel segno di una certezza: «In quest'epoca dominata dalla barbarie, il pubblico ha sempre più voglia di bellezza», dice Enrico Lo Verso, che interpreta il genio dell'arte universale nel docu-film Michelangelo Infinito, diretto da Emanuele Imbucci. Un progetto prodotto da Sky con Magnitudo Film dopo il successo di quelli sui Musei Vaticani, Caravaggio (con la voce di Manuel Agnelli), Raffaello Sanzio (interpretato da Flavio Parenti), San Pietro e le Basiliche Papali. In attesa del Leonardo da Vinci che avrà il volto di Luca Argentero.
PROCESSO CREATIVO
Lucky Red distribuirà il film come evento nelle sale dal 27 settembre al 3 ottobre prima della messa in onda su Sky Cinema e Sky Arte. «Michelangelo Infinito rappresenta un passo in più rispetto al documentario d'arte perché racconta la nascita di tanti capolavori attraverso le parole stesse di Michelangelo e del suo biografo Giorgio Vasari (interpretato da Ivano Marescotti, ndr), i luoghi, il processo creativo», spiega il regista, introducendo il concetto di «autorevole finzione»: ha potuto infatti contare sulla consulenza di esperti come gli storici dell'arte Vincenzo Farinella e Tommaso Strinati.
LE CAVE DI MARMO
Per illustrare la sterminata produzione artistica di Michelangelo, la cinepresa entra nelle immense cave di marmo di Carrara, nelle Basiliche romane, nel Castello Sforzesco e nel Museo della Pietà Rondanini di Milano, nei Musei Vaticani, in Casa Buonarroti e nei musei fiorentini. E, soprattutto, all'interno della Cappella Sistina ricostruita in sei mesi di lavoro dalla computer grafica (il supervisore degli effetti speciali è Giuseppe Squillaci) che ci permette di seguire «da vicino» l'evoluzione dei famosissimi affreschi dipinti da Michelangelo.
LA RICOSTRUZIONE
«Per la prima volta nella storia», spiega Cosetta Lagani, produttrice e direttrice artistica della collana Cinema d'arte Sky, «viene ricostruito sullo schermo il lavoro svolto dall'artista nella realizzazione della figura di Cristo Giudice, al centro del Giudizio Universale. La crescita del pubblico dei film d'arte è impressionante: i 30mila spettatori del progetto sui Musei Vaticani sono diventati 175mila per Caravaggio. Sprontati da questi risultati, per raccontare Michelangelo ci siamo affidati alle eccellenze cinematografiche come il direttore della fotografia Maurizio Calvesi, lo scenografo Francesco Frigeri, il costumista Maurizio Millenotti». La realizzazione del film ha richiesto oltre due anni di lavoro, la costruzione di 15 set in sei luoghi storici, il coinvolgimento di 200 persone e l'utilizzo dell'ultra definizione del 4K HDR che esalta anche i minimi dettagli (pieghe, particolari anatomici) di sculture e dipinti. Per Lo Verso, 54, l'incontro con Buonarroti è stato folgorante. «Ho conosciuto un uomo di una complessità meravigliosa, divorato dalla voglia di superare se stesso per raggiungere la perfezione», spiega «il suo percorso insegna a tutti passione, rigore, disciplina».
LA LEZIONE
L'emozione più grande? «L'ho provata quando abbiamo girato all'interno delle cave di Carrara, un luogo impervio e decisamente inospitale dove Michelangelo passò buona parte della sua esistenza: mi sono immaginato l'artista incurante del freddo, sotto la pioggia o in mezzo alla polvere, concentrato esclusivamente sul suo rapporto con il marmo informe in cui riusciva già a vedere l'opera compiuta. Ho ricevuto una grande lezione di vita che mi accompagnerà per sempre».
Gloria Satta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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