Il Doge in missione al Louvre a caccia dei capolavori perduti

Mercoledì 22 Agosto 2018
Il Doge in missione al Louvre a caccia dei capolavori perduti
IL GOVERNO VENETO
VENEZIA A quasi duecento anni dal loro passaggio a Venezia, Napoleone e i furti alla cultura veneziana non vanno giù ai Serenissimi veneti. Tanto da spingere il Doge Albert Gardin a impegnarsi formalmente per verificare quali siano i beni depredati dal generale francese e battersi per ottenerne la restituzione. La Serenissima è pronta quindi a sbarcare in Francia per far sì che il maltolto possa tornare a casa, dato che per la visita ispettiva, l'ufficio dogale fa sapere che: «Abbiamo chiesto alla presidenza del museo del Louvre dieci biglietti d'ingresso libero per i commissari veneti. Restiamo in fiduciosa attesa della risposta». L'obiettivo, spiegato sempre nella nota diffusa dai Serenissimi, è chiaro: «Il 28 settembre 2018, ci sarà una visita ispettiva al Museo del Louvre sullo stato di conservazione dei beni rubati alla Serenissima durante l'occupazione francese (napoleonica), in vista del loro ritorno nella Repubblica Veneta». E se da un lato sulla cultura non si transige, anche per quanto riguarda la qualità dell'informazione c'è la necessità di chiarezza. La lotta alle fake news e alla censura da parte dei venetisti avrà il suo apice il 22 ottobre, quando è prevista la cerimonia di consegna del premio Giacomo Casanova a Steve Jobs, Bill Gates e Mark Zuckerberg, definiti Combattenti contro le censure e le fake news dei poteri forti. I tre uomini che hanno cambiato il mondo dell'informatica saranno premiati in quanto: «Pionieri di una rivoluzione nel campo dell'informazione e della comunicazione, che ha liberato il pensiero e la parola dalle censure». Non è ancora stato però definito il luogo dell'evento, come fanno sapere i Serenissimi: «Restiamo in attesa delle richieste di spazi adeguati (Palazzo del Bo' di Padova in primis)».
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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