IL CASO
VENEZIA (a.spe.) Per la passerella sul rio di Noale, il Seminario non esclude un ricorso al Tar. Lo annuncia nel comunicato stampa in carta intestata diffuso ieri dalla Salute per ribadire la propria posizione in merito. La passerella, senza la quale il ristorante Beccafico al piano terra del palazzo, dato in gestione a un privato, non avrebbe un'uscita di sicurezza, doveva essere provvisoria al massimo fino allo scorso 4 agosto in attesa che i Vigili del fuoco si esprimessero sulla possibilità di accordare una deroga in materia di prevenzione degli incendi, cosa che ancora non è avvenuta. «L'Ufficio Accertamenti Edilizi del Comune di Venezia ha quindi rilevato delle difformità costruttive sul manufatto, a cui la proprietà ha sempre prontamente risposto in maniera esaustiva con il supporto dei propri tecnici e progettisti», si legge nella nota in cui si ricorda che in data 11 luglio era stata chiesta alla Soprintendenza e al Comune una proroga delle autorizzazioni rilasciate (del 2 agosto, invece, è il comunicato stampa ufficiale di Ca' Farsetti che confermava l'ordine di demolizione pe scadenza dei termini). «L'Ufficio Condono Atti autorizzativi del Comune, in data 4 settembre, ha ordinato la demolizione della passerella entro il termine di 90 giorni dalla notifica dell'atto», prosegue il comunicato precisando che mercoledì scorso «la pratica presso i Vigli del fuoco è stata inoltrata dal Comando di Venezia alla Direzione regionale per il parere di competenza». Quindi, la conclusione: «La proprietà, in attesa del parere, sta valutando con attenzione le modalità per rimuovere il manufatto (previo inoltro del progetto operativo alla Soprintendenza e comunicazione al Comune di Venezia) ovvero di ricorrere al Tar».
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© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA (a.spe.) Per la passerella sul rio di Noale, il Seminario non esclude un ricorso al Tar. Lo annuncia nel comunicato stampa in carta intestata diffuso ieri dalla Salute per ribadire la propria posizione in merito. La passerella, senza la quale il ristorante Beccafico al piano terra del palazzo, dato in gestione a un privato, non avrebbe un'uscita di sicurezza, doveva essere provvisoria al massimo fino allo scorso 4 agosto in attesa che i Vigili del fuoco si esprimessero sulla possibilità di accordare una deroga in materia di prevenzione degli incendi, cosa che ancora non è avvenuta. «L'Ufficio Accertamenti Edilizi del Comune di Venezia ha quindi rilevato delle difformità costruttive sul manufatto, a cui la proprietà ha sempre prontamente risposto in maniera esaustiva con il supporto dei propri tecnici e progettisti», si legge nella nota in cui si ricorda che in data 11 luglio era stata chiesta alla Soprintendenza e al Comune una proroga delle autorizzazioni rilasciate (del 2 agosto, invece, è il comunicato stampa ufficiale di Ca' Farsetti che confermava l'ordine di demolizione pe scadenza dei termini). «L'Ufficio Condono Atti autorizzativi del Comune, in data 4 settembre, ha ordinato la demolizione della passerella entro il termine di 90 giorni dalla notifica dell'atto», prosegue il comunicato precisando che mercoledì scorso «la pratica presso i Vigli del fuoco è stata inoltrata dal Comando di Venezia alla Direzione regionale per il parere di competenza». Quindi, la conclusione: «La proprietà, in attesa del parere, sta valutando con attenzione le modalità per rimuovere il manufatto (previo inoltro del progetto operativo alla Soprintendenza e comunicazione al Comune di Venezia) ovvero di ricorrere al Tar».
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