Gloria Campaner: i 24 Preludi un viaggio nell'animo di Chopin

Martedì 29 Giugno 2021
Gloria Campaner: i 24 Preludi un viaggio nell'animo di Chopin
MUSICA
Dopo aver registrato nei mesi scorsi al Teatro Comunale di Ferrara una lezione-spettacolo dedicata a Beethoven insieme allo scrittore Alessandro Baricco e dopo essere stata a Varsavia con il jazzista polacco Leszek Mozdzer, la pianista Gloria Campaner è impegnata con alcuni concerti dedicati a Chopin. L'occasione si deve all'uscita per la Warner del disco con la registrazione dei 24 Preludi del grande compositore polacco che la trentacinquenne pianista di Jesolo ha realizzato nei Paesi Baschi francesi nel mese di aprile. «I 24 Preludi sono un viaggio nel respiro del mondo, nell'emotività umana, nell'animo di Chopin», spiega la musicista. «Questo luogo di confine tra Francia e Spagna dove l'album è stato inciso rimanda simbolicamente al mondo dei 24 Preludi di Chopin, scritti dal compositore polacco tra la capitale francese, Parigi, e la spagnola Isola di Maiorca. Molto di questi due paesi echeggia in questa musica, una serie compiuta di composizioni sospese, incomplete, interrotte, orfane. Preludi a cosa? Non c'è una Suite a ospitarli, non una Fuga a difenderli o uno Sviluppo a farli crescere. Lasciati soli nelle mani di chi li ha scritti, di chi ha il privilegio di suonarli e di chi li fa vivere ascoltandoli. Così in questo disco vorrei provare a suonarvi quel viaggio».
Gloria Campaner è da sempre un vulcano d'idee e soprattutto ama le contaminazioni musicali. «Non c'è genere che non abbia suonato. Ho iniziato giovanissima con la mia rock band e amo la musica elettronica. Con il gruppo Opus 3000, di cui fanno parte Francesco Leali, figlio di Fausto, e Alessandro Branca, ho vinto il Premio Siae. Collaboro anche con i Casino Royale e con Davide Boosta, il tastierista dei Subsonica».
Impegnata anche nel sociale, la giovane pianista ha dato vita a un laboratorio innovativo chiamato C#/See Sharp: un gioco di parole sulla pronuncia inglese di Do diesis che significa anche vedere nitidamente. «È un workshop, una palestra delle emozioni per imparare ad affrontare l'ansia o lo stress. Metto a frutto tutte le mie esperienze di meditazione e di controllo della respirazione, maturate grazie a viaggi in India e frequentando numerosi esperti. Ho già raggiunto migliaia di giovani in tutto il mondo».
LE PASSIONI
Tra le tante passioni di Gloria c'è anche il tango. «Ho incominciato a prendere lezioni da un maestro argentino dieci anni fa quando mi trovavo in Germania. Naturalmente, amo molto Piazzolla che ho già eseguito e che proporrò anche quest'anno in occasione del centenario della nascita». Gloria ha avuto la fortuna di continuare a lavorare anche nei momenti più difficili della pandemia. «Sono molto vicina ai miei colleghi e a tutti i lavoratori dello spettacolo che ancora sono fermi. Una cosa è sicura: la musica deve essere fatta dal vivo e lo streaming rimane comunque un surrogato. Il suono nasce dal silenzio e le vibrazioni vanno verso chi ascolta in quel luogo preciso e in quel momento».
Mario Merigo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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