ESPOSIZIONE
La grande architettura a Palazzo della Ragione. Domani sarà inaugurata a Padova la mostra Aldo Rossi e la Ragione. Architetture 1967-1997 che sarà visitabile fino al 29 settembre. Il suo nome è legato a oggetti iconici come la caffettiera Conica di Alessi. Dalla sua matita sono usciti progetti che occupano di diritto un posto d'onore in tutti i libri di storia dell'architettura: dalla ricostruzione del teatro La Fenice di Venezia, al cimitero di San Cataldo a Modena, passando per il monumento ai partigiani di Segrate, fino ad arrivare al complesso alberghiero Il Palazzo nella città giapponese di Fukuoka. È, dunque, dedicata al grande architetto milanese, vincitore nel 1990 del Premio Pritzke, la rassegna padovana curata da Cinzia Simioni e Alessandro Tognon con la Fondazione Aldo Rossi. Un'esposizione che presenta una selezione delle architetture progettate e costruite da Rossi nell'arco di un trentennio. La mostra è promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Padova, con la Fondazione Aldo Rossi e realizzata dall'associazione culturale Di Architettura con il sostengo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
DAGLI ANNI SESSANTA
Allestita nel Salone di Palazzo della Ragione, uno degli archetipi architettonici di Rossi, la mostra si sviluppa cronologicamente dagli anni Sessanta agli anni Novanta, attraverso 150 opere tra studi, dipinti, disegni e modelli. Tra questi la scuola elementare Salvatore Orrù di Fagnano Olona (1972-1976) e il municipio di Borgoricco in provincia di Padova (1983-1988). La rassegna riunisce studi, dipinti, prototipi di design, libri, riviste e fotografie originali provenienti da istituzioni italiane e internazionali, da archivi e musei aziendali. «Questa mostra rende un doveroso omaggio a uno dei più importanti architetti italiani, venuto a mancare prematuramente ha spiegato, ieri, l'assessore alla Cultura di Padova Andrea Colasio - Un architetto che con i suoi studi teorici e con le sue realizzazioni ha segnato in maniera indelebile la storia dell'architettura, non solo italiana. Non è un caso che questa bellissima esposizione venga ospitata nel palazzo della Ragione, un edificio che Rossi, nel suo fondamentale saggio L'architettura della città, individuava come paradigmatico per il rapporto tra forma e funzioni». «La nostra fondazione è felice di collaborare con il Comune di Padova e con DiArchitettura in occasione di questa esposizione ha aggiunto Vera Rossi presidente Fondazione Aldo Rossi- Una rassegna che porta la riflessione sull'abitare di Rossi nel centro simbolico e fisico di Padova».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA La grande architettura a Palazzo della Ragione. Domani sarà inaugurata a Padova la mostra Aldo Rossi e la Ragione. Architetture 1967-1997 che sarà visitabile fino al 29 settembre. Il suo nome è legato a oggetti iconici come la caffettiera Conica di Alessi. Dalla sua matita sono usciti progetti che occupano di diritto un posto d'onore in tutti i libri di storia dell'architettura: dalla ricostruzione del teatro La Fenice di Venezia, al cimitero di San Cataldo a Modena, passando per il monumento ai partigiani di Segrate, fino ad arrivare al complesso alberghiero Il Palazzo nella città giapponese di Fukuoka. È, dunque, dedicata al grande architetto milanese, vincitore nel 1990 del Premio Pritzke, la rassegna padovana curata da Cinzia Simioni e Alessandro Tognon con la Fondazione Aldo Rossi. Un'esposizione che presenta una selezione delle architetture progettate e costruite da Rossi nell'arco di un trentennio. La mostra è promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Padova, con la Fondazione Aldo Rossi e realizzata dall'associazione culturale Di Architettura con il sostengo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
DAGLI ANNI SESSANTA
Allestita nel Salone di Palazzo della Ragione, uno degli archetipi architettonici di Rossi, la mostra si sviluppa cronologicamente dagli anni Sessanta agli anni Novanta, attraverso 150 opere tra studi, dipinti, disegni e modelli. Tra questi la scuola elementare Salvatore Orrù di Fagnano Olona (1972-1976) e il municipio di Borgoricco in provincia di Padova (1983-1988). La rassegna riunisce studi, dipinti, prototipi di design, libri, riviste e fotografie originali provenienti da istituzioni italiane e internazionali, da archivi e musei aziendali. «Questa mostra rende un doveroso omaggio a uno dei più importanti architetti italiani, venuto a mancare prematuramente ha spiegato, ieri, l'assessore alla Cultura di Padova Andrea Colasio - Un architetto che con i suoi studi teorici e con le sue realizzazioni ha segnato in maniera indelebile la storia dell'architettura, non solo italiana. Non è un caso che questa bellissima esposizione venga ospitata nel palazzo della Ragione, un edificio che Rossi, nel suo fondamentale saggio L'architettura della città, individuava come paradigmatico per il rapporto tra forma e funzioni». «La nostra fondazione è felice di collaborare con il Comune di Padova e con DiArchitettura in occasione di questa esposizione ha aggiunto Vera Rossi presidente Fondazione Aldo Rossi- Una rassegna che porta la riflessione sull'abitare di Rossi nel centro simbolico e fisico di Padova».
Alberto Rodighiero
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