DESE
La presenza del medico di base a Dese sarà garantita almeno per i prossimi

Martedì 23 Ottobre 2018
DESE
La presenza del medico di base a Dese sarà garantita almeno per i prossimi tre anni. Il Comune ha infatti mantenuto la promessa di assegnare al medico di base, fino al 30 settembre 2021, uno dei tre alloggi della frazione che l'amministrazione utilizza per fare fronte alle situazioni di emergenza abitativa.
COSTI ELEVATI
La comunità di Dese aveva in più occasioni segnalato la problematica della permanenza del medico di base, criticità legata alle spese ritenute troppo onerose dell'ambulatorio privato di via Altinia, in rapporto all'esiguo numero di pazienti attualmente iscritti, in larga misura anziani. Parliamo di circa cinquecento pazienti su duemila abitanti che rappresentano un numero decisamente insufficiente per poter dare continuità all'assistenza sanitaria nella frazione, giacché non garantiva al medico che da più di un anno presta servizio nell'ambulatorio di via Altinia, la dottoressa Elisa Favaro, un compenso da parte dell'azienda sanitaria tale da far fronte alle spese relative al canone d'affitto e alle utenze. A determinare la fuga di molti pazienti verso altri studi medici di Favaro, Marcon e Mestre è stato l'alternarsi a Dese, negli ultimi anni, di più sanitari, cosa che ha inevitabilmente causato insicurezza tra gli assistiti, che per ovviare a questi continui avvicendamenti dei medici, hanno scelto l'assistenza prestata da ambulatori al di fuori della frazione.
AL CIVICO 30
Ora la vicenda si sta per risolvere visto che la proposta suggerita dalla consigliera comunale Deborah Onisto, abitante del posto, ha trovato concorde l'amministrazione comunale che ha stabilito la destinazione temporanea ad ambulatorio dell'alloggio al secondo piano del civico 30 di via delle Folaghe, in modo da permettere alla dottoressa Favaro di superare tale periodo e di tentare di raggiungere, nel corso dei prossimi tre anni, un numero di pazienti adeguato che le permetta di prendere in locazione uno studio privato.
Il canone richiesto dal Comune per l'intero periodo dell'assegnazione dell'immobile ammonta a 1.737 euro, importo dal quale il medico potrà portare a scomputo di quanto dovuto per la prima annualità il costo della manutenzione straordinaria necessaria per l'adeguamento dei locali all'uso ambulatoriale.
Mauro De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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