IL TECNICO
MARTELLAGO Real Martellago-Istrana era la partita degli ex. Se quelli tra le fila del Real, Carbonetti e Gregorio, non hanno potuto incidere perché fuori dai convocati, si sono fatti notare eccome quelli dell'Istrana. Zugno (che del Martellago è stato anche capitano), Molin e l'uomo partita Comin, autore ieri di una doppietta, sono stati tutti protagonisti nel veneziano nel recente passato. Anche mister Carrer li conosceva bene ed era conscio dei pericoli dell'incrocio con il passato: «Sapevamo che sarebbe stata una partita molto equilibrata. Per larghi tratti l'abbiamo gestita noi, imponendo anche, nel primo tempo, un certo predominio. Il problema è che nel calcio bisogna concretizzare quello che si costruisce, altrimenti si paga. Poi, nella ripresa, il primo gol di Comin e l'espulsione di Donè hanno finito col determinare il risultato. Per noi, dopo questi episodi, si è spenta la luce. Il tre a uno, però, a mio modo di vedere, è un risultato troppo penalizzante per quanto si è visto in campo. Abbiamo concesso, ma va anche detto che non ci siamo arresi. Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, specie rispetto a quando hanno giocato in inferiorità numerica». Sconfitta per tre a uno col Vittorio Falmec, tre a uno anche ieri dall'Istrana. Ora il Real ha la necessità di invertire rapidamente la rotta, bloccando più rapidamente possibile la serie di sconfitte iniziata a Vittorio Veneto. «Bisogna ripartire spiega Carrer cercheremo di fare punti a San Donà, anche se sappiamo che sarà difficile almeno quanto oggi. Dobbiamo dimenticare in fretta lo stop e ritrovare lo spirito giusto.
A.Pez.
© RIPRODUZIONE RISERVATA MARTELLAGO Real Martellago-Istrana era la partita degli ex. Se quelli tra le fila del Real, Carbonetti e Gregorio, non hanno potuto incidere perché fuori dai convocati, si sono fatti notare eccome quelli dell'Istrana. Zugno (che del Martellago è stato anche capitano), Molin e l'uomo partita Comin, autore ieri di una doppietta, sono stati tutti protagonisti nel veneziano nel recente passato. Anche mister Carrer li conosceva bene ed era conscio dei pericoli dell'incrocio con il passato: «Sapevamo che sarebbe stata una partita molto equilibrata. Per larghi tratti l'abbiamo gestita noi, imponendo anche, nel primo tempo, un certo predominio. Il problema è che nel calcio bisogna concretizzare quello che si costruisce, altrimenti si paga. Poi, nella ripresa, il primo gol di Comin e l'espulsione di Donè hanno finito col determinare il risultato. Per noi, dopo questi episodi, si è spenta la luce. Il tre a uno, però, a mio modo di vedere, è un risultato troppo penalizzante per quanto si è visto in campo. Abbiamo concesso, ma va anche detto che non ci siamo arresi. Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, specie rispetto a quando hanno giocato in inferiorità numerica». Sconfitta per tre a uno col Vittorio Falmec, tre a uno anche ieri dall'Istrana. Ora il Real ha la necessità di invertire rapidamente la rotta, bloccando più rapidamente possibile la serie di sconfitte iniziata a Vittorio Veneto. «Bisogna ripartire spiega Carrer cercheremo di fare punti a San Donà, anche se sappiamo che sarà difficile almeno quanto oggi. Dobbiamo dimenticare in fretta lo stop e ritrovare lo spirito giusto.
A.Pez.
