A Mestre la rivoluzione Pam

Giovedì 20 Giugno 2019
A Mestre la rivoluzione Pam
COMMERCIO
MESTRE Il centesimo l'hanno aperto qualche settimana fa a Roma. Si chiamano Pam local, e due sono già a Mestre da tempo in Corso del Popolo (dove c'è anche un supermercato Pam) e in viale Garibaldi: piccoli punti vendita che sembrerebbero marginali per un gruppo grande come quello veneziano di Pam, ma che invece rappresentano una specie di nuova frontiera per andare incontro ad orari, abitudini e nuovi stili di vita di famiglie e single.
E che, partiti nel 2013, coprono attualmente il 12% del fatturato del gruppo, con l'obiettivo di raddoppiarlo nel giro di pochi anni arrivando a 300 milioni di euro. Non ci sono giorni di chiusura, orario continuato e apertura fino a sera, alle 22. Andrea Zoratti, direttore del Canale Prossimità di Pam Panorama, li definisce negozi di comodità: «Si tratta di ambienti piccoli, sui 250 metri quadri, ma arredati in chiave moderna - spiega - A distinguerli è l'offerta: dalla massima freschezza dei prodotti alla disponibilità costante di piatti pronti da consumare, consentendo così di fare una spesa veloce. Un'innovazione che abbiamo studiato mettendo in campo un sistema di logistica particolare mirato proprio a garantire l'arrivo dei prodotti freschi nei punti vendita tutte le mattine, sei giorni su sette, mentre il pane fresco arriva addirittura sette giorni su sette».
FORMAT INNOVATIVO
La storia di Pam local è giovane rispetto a quella del Gruppo fondato nel 1958 il cui nome è l'acronimo di Più a meno. «Si tratta di un format giovane ed innovativo - riprende Zoratti - Dopo l'apertura dei primi tre punti vendita pilota nel 2013, a partire dal 2014 siamo cresciuti e in pochi anni abbiamo raggiunto il traguardo dei 100 punti vendita con oltre mille addetti con un'età media inferiore ai 24 anni. Alcuni da semplici commessi sono diventati responsabili di negozio, se non capi area o imprenditori attraverso la formula del franchising prevista per questi punti vendita. I due negozi mestrini sono proprio in franchising». 
SETTORE IN EVOLUZIONE
Dati importanti in un periodo in cui il modello della Grande distribuzione sta attraversando una crisi profonda, come si vede anche in zona con il ridimensionamento di Carrefour a Marcon o la cessione dei punti vendita di Auchan alla Conad, per la quale è aperta una trattativa di categoria con i sindacati preoccupati per le conseguenze sui dipendenti. «In questo momento in cui si affermano nuove formule di vendita, come l'on line e i negozi specializzati, la spesa sotto casa torna ad essere di attualità - prosegue Zoratti - I clienti hanno compreso che non c'è più una grande differenza di prezzo, che l'ipermercato non è più così conveniente e che andando nel negozio piccolo si spreca di meno, in termini di tempo e denaro, perché si compra più spesso evitando di far scadere quello che si tiene in casa. E i prodotti sugli scaffali di Pam local sono in formati più coerenti per le famiglie, con confezioni monoporzione e grammature ridotte. Il risparmio si trova quindi anche nel negozio di prossimità: un risparmio che è nei costi e anche nel tempo della spesa, perché basta scendere di casa».
FATTURATO
Il fatturato di Pam local ha raggiunto i 150 milioni, ma si punta ad arrivare a 300 milioni perché, in soli tre anni, l'obiettivo del gruppo veneziano è di raddoppiare i punti vendita, grazie appunto al nuovo format urbano. «E stiamo collaudando anche un altro format di vendita su superfici tra i 400 e i 600 metri quadri - aggiunge Zoratti - Sempre a Roma abbiamo aperto Pam city dove, oltre alla vendita, si trova anche un punto ristoro: questo modello arriverà presto anche a Padova in un nostro punto vendita storico della città».
Fulvio Fenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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