Scovato il pirata, ma è scomparso

Martedì 11 Maggio 2021
Scovato il pirata, ma è scomparso
IL CASO
TREVISO Ha un nome e un volto il pirata della strada che sabato sera in via Podgora ha investito Luciano Ciano Paro, morto poco dopo al pronto soccorso per un arresto cardiaco. Se la caccia all'investitore è quindi conclusa, non si può dire altrettanto però per la caccia all'uomo: il responsabile infatti risulta scomparso. Si tratta di un uomo di circa cinquant'anni, di origine albanese e residente a Istrana. La polizia locale di Treviso è riuscita a scovarlo già nella giornata di domenica, ma l'uomo nel giro di una notte è riuscito a far perdere le sue tracce.
LE INDAGINI
«Il caso si è di fatto risolto nel giro di dodici ore ha spiegato ieri il comandante della polizia locale trevigiana, Andrea Gallo. Già da domenica mattina eravamo in possesso di chiare immagini che avevano ripreso l'automobile mentre transitava in via Podgora dirigendosi verso il centro di Treviso». Era quella stessa auto, una vettura di colore chiaro, notata da alcuni testimoni. Nelle immagini catturate dalle telecamere e osservate dagli agenti, c'era la conferma decisiva: l'incidente era già avvenuto. L'auto aveva infatti uno specchietto completamente divelto, rimasto in pezzi sulla strada a pochi metri dal punto in cui era stato urtato Paro, che viaggiava in sella alla sua amatissima e inseparabile bicicletta.
GLI SVILUPPI
Il lavoro d'indagine è dunque arrivato alla svolta fondamentale ma ora, con il coordinamento della Procura, le indagini proseguono. Bisogna infatti individuare il responsabile. «Il proprietario della vettura incriminata è irreperibile ha aggiunto Gallo. Ciò avvalora il fatto che la sua scomparsa sia direttamente collegata ai fatti tragici di sabato sera. Eravamo già sulle sue tracce, per questo abbiamo voluto lanciare l'appello a costituirsi per accelerare la cattura e tentare di rendere meno grave la sua pur gravissima situazione». Appello giunto anche dalle autorità comunali, che però è rimasto fino ad oggi inascoltato. Il pirata della strada deve rispondere dell'accusa di omicidio stradale, aggravato dall'omissione di soccorso per non essersi fermato dopo l'urto per i quali rischia oltre dieci anni.
LA TRAGEDIA
Sulle prime l'incidente al 76enne Luciano Paro non sembrava aver avuto conseguenze sull'anziano, che viveva poco lontano in via Sant'Antonino. L'uomo era caduto a terra, sanguinava da un piede, ma sembrava essersi soltanto fratturato una caviglia. Diverse persone avevano assistito ai drammatici momenti dell'incidente e si erano precipitate a soccorrerlo, fornendo poi alla polizia locale la descrizione di un'auto, probabilmente una Volkswagen Golf, indicata come quella del colpevole. Paro era stato caricato in ambulanza e portato al vicino pronto soccorso. Durante le cure e gli accertamenti però la situazione era improvvisamente precipitata. Il pensionato aveva accusato un malore, accasciandosi. Era un arresto cardiaco, che nonostante il tempestivo intervento dei medici lo aveva stroncato in pochi minuti. La caccia la pirata nel frattempo era già partita, grazie anche ai sistemi di lettura delle targhe e agli impianti di videosorveglianza. La scomparsa di Ciano ha suscitato enorme cordoglio in tutto il quartiere dove l'anziano era conosciutissimo. Per la data dei funerali sarà necessario attendere: resta infatti ancora da capire se sia intenzione della Procura disporre che sul cadavere venga eseguita l'autopsia. Non è escluso che si voglia vedere chiaro sulle cause della morte e capire se quell'infarto fatale possa essere correlato direttamente o indirettamente al trauma subito nei momenti dell'urto con l'auto pirata e della conseguente caduta a terra, nonché dello choc che ha travolto la vittima.
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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