Scende dal bus e attraversa: ucciso

Sabato 27 Gennaio 2018
Scende dal bus e attraversa: ucciso
VITTORIO VENETO
Lo aveva portato un amico dal medico, poi è tornato con l'ultimo autobus delle linee urbane: Livio Tonon, 69 anni, pensionato, ha trovato la morte proprio all'ultima fermata, quella di Longhere a circa 200 metri da casa. È stato travolto dopo essere sceso dall'autobus, mentre attraversava la provinciale di via della Vallata, da una Ford Fiesta condotta dalla giovanissima N.P., studentessa ventenne di Tarzo. L'uomo è morto all'istante, dopo un volo di una trentina di metri.
PARABREZZA SFONDATO
Alcuni testimoni sentito il colpo dell'investimento si sono girati verso la strada e hanno visto il poveretto volare dopo aver sfondato il parabrezza della vettura, e cadere sull'asfalto al centro della carreggiata. I primi soccorritori, che hanno chiamato il Suem hanno visto subito che le sue condizioni erano critiche, non si muoveva, non respirava. Una donna residente a pochi metri dal luogo dell'incidente ha steso sul corpo un lenzuolo chiaro. Gli operatori del Suem e i medici dell'auto medica hanno poi subito confermato che l'uomo era morto, per lui non si poteva fare nulla. E hanno prestato soccorso alla giovane investitrice, che sotto choc è stata trasportata all'ospedale di Vittorio Veneto.
IL TRAUMA
N.P. tra le lacrime ha detto di non averlo proprio visto quell'uomo che aveva attraversato sotto la tenue luce arancione di un lampione, probabilmente la velocità era anche contenuta, ma l'impatto è stato molto violento. La conducente dell'auto, dopo aver travolto l'uomo, impaurita dall'impatto e senza controllo, è riuscita a fermarsi solo dopo 200 metri, tirando il freno a mano. La dinamica la accerteranno i carabinieri del nucleo radiomobile che hanno effettuato i rilievi, mentre la provinciale è stata bloccata e alcuni ragazzi del posto deviavano il traffico su strade secondarie alternative della borgata. Sul posto dell'investimento è rimasta una busta di carta, il pensionato stava tornando a casa con dei cioccolatini, quelli che si vincono nei bar. Livio Tonon, originario di San Pietro di Feletto, era piuttosto conosciuto nella borgata di Longhere; seguito dai servizi sociali del comune, viveva da solo in una piccola abitazione in via della Vallata. Ma era sposato e aveva un figlio, Christian, quarantenne, che attualmente vive con la madre.
L'AMICO SCONVOLTO
Aveva fatto per molti anni l'operaio meccanico nei cantieri, con le ditte Torno, in galleria e nei cantieri diga, e poi con la Fullin di Conegliano che lavorava nelle centrali elettriche dell'Enel. «Non ci posso credere ha detto tra le lacrime Gianfranco De Bastiani, l'amico di sempre, arrivato più tardi - ci eravamo visti ogni giorno e anche oggi (ieri, ndr) nel pomeriggio mi aveva chiamato. Sono andato a prenderlo a casa per portarlo dal medico dove l'ho lasciato per alcuni controlli, e dopo due ore è qui morto».
Fulvio Fioretti
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