Leone si laurea a 75 anni: «Un regalo a mamma»

Domenica 17 Dicembre 2017
Leone si laurea a 75 anni: «Un regalo a mamma»
ODERZO
Si è laureato a 75 anni con una tesi sulla storia di Oderzo comparata con quella italiana. Qualche giorno fa il neo dottore Leone Zenari ha consegnato una copia della sua ricerca alla sindaca Maria Scardellato.
«Mi ha detto racconta che la leggerà durante le vacanze di Natale. Ne sono felice perché la storia di Oderzo è molto ricca e, per tanti aspetti, sconosciuta agli stessi opitergini. Mi piacerebbe organizzare una serata al riguardo. Se riuscirò nell'intento verrà la mia relatrice, la professoressa Silvia Bianciardi, studiosa di Storia Europea, a parlare sull'argomento».
LO STUDIO
Non è da tutti riprendere in mano i libri di scuola. Specie per andare all'università, cercando di riannodare studi che si erano accantonati, sobbarcandosi i sacrifici di trasferte a Milano.
Vicentino di origine, Leone Zenari arrivò ad Oderzo per il servizio militare. Dopo il congedo si iscrisse a Cà Foscari e diede diversi esami, nonostante avesse nel contempo trovato lavoro. «Venni assunto all'ufficio anagrafe del Comune di Oderzo prosegue Zenari e al quel punto, per esigenze familiari dovetti accantonare i libri del tutto. Mi dispiacque molto, ma il dispiacere più profondo fu quello di mia mamma. Lei ci teneva tantissimo, nel Sessantotto i laureati non erano molti».
IN PENSIONE
Nel 2001 Leone Zenari è andato in pensione. Ha continuato con il suo impegno nel mondo del volontariato, è fondatore del circolo Santa Barbara al quale aderiscono gli Artiglieri e dei Trevisani nel Mondo. Dopo la pensione pian piano nella sua mente cominciò a farsi strada l'idea della laurea. Contattata l'Università e-Campus, Zenari ha ripreso in mano i libri. «Moltissimi elaborati li ho scritti a mano prosegue appartengo a una generazione che non è molto tecnologica. Ho riempito oltre 12 quaderni». Approfondite le ricerche compiute per elaborare la tesi. «Mi sono basato sugli scritti di Eno Bellis rivela - Ho esplorato le biblioteche di Treviso, quella del museo Bailo, l'archivio della parrocchia di Oderzo. Ho attinto agli studi di Ulderico e Mario Bernardi, anche di Aristide Dal Sasso per quel che riguarda l'eccidio del Brandolini, avvenuto a guerra conclusa». Argomenti che l'hanno appassionato, tanto che ha ricevuto i complimenti della sua relatrice la professoressa Bianciardi, che l'ha lodato per il suo impegno e la sua determinazione.
A.F.
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