LA CAMPAGNA
TREVISO Corsie dedicate per le vaccinazioni ai ragazzi tra i 12 e

Lunedì 14 Giugno 2021
LA CAMPAGNA
TREVISO Corsie dedicate per le vaccinazioni ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni. L'accordo sulla linea pediatrica è ormai pronto tra l'Usl e i medici pediatri che, su base volontaria, garantiranno la loro presenza nei centri vaccinali nelle date in cui verranno fissati gli appuntamenti per la fascia d'età più giovane inclusa da qualche settimana nel piano vaccinale nazionale. E ai genitori che nutrono ancora qualche perplessità sulla vaccinazione risponde il segretario provinciale della Fimp la federazione dei medici pediatri di Treviso, Gianfranco Battaglini: «Il vaccino Pfizer è assolutamente sicuro - assicura il pediatra -. Capisco quei genitori che non vorrebbero farlo visto che, fortunatamente, nei bambini non si sono visti sintomi gravi legati al contagio da Covid-19, ma il tema è quello di salvaguardare tutte le persone: dai genitori ai nonni, soprattutto in vista di settembre e della riapertura delle scuole. E un altro anno di focolai in classe e Dad obbligatoria sarebbe di certo un danno per i ragazzi».
I NUMERI
Negli hub della Marca, dalla prossima settimana, verranno quindi attivate delle linee pediatriche. Nel sito per le prenotazioni, dopo l'accesso tramite codice fiscale, verranno messi a disposizione degli slot dedicati nelle giornate in cui saranno presenti nei centri vaccinali i pediatri. «Abbiamo chiuso un accordo importante e dalla prossima settimana i pediatri, a turno, saranno presenti negli hub con la linea dedicata - conferma il direttore generale dell'Usl della Marca Francesco Benazzi -. Potranno anche chiamare direttamente le famiglie dei loro assistiti». «È importante che anche questa fetta di popolazione venga presto immunizzata - aggiunge il dg Benazzi -: non c'è da avere paura. Con Pfizer non c'è stato alcun tipo di problema e si sa che i bambini possono essere vettori del virus. Senza contare la comodità, in estate, di poter viaggiare senza la preoccupazione, e il costo, dei tamponi». Ad oggi solo il 2,1% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni è stato già vaccinato ma le prenotazioni, nelle ultime settimane, sono già schizzate al 30% dei circa 50mila giovani trevigiani nati tra il 2009 e il 2005. Quanto ai richiami per gli under60 cui era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, per la seconda dose, dopo lo stop deciso dall'Aifa, sono già arrivati 5mila dosi di Moderna che hanno permesso di non disdire alcun appuntamento.
IL NODO
I medici pediatri, giovedì scorso in un comitato regionale, avevano dato disponibilità a vaccinare i propri giovani assistiti anche nei rispettivi ambulatori. È stato approvato un protocollo specifico, di cui ora sono in attesa dell'applicazione. L'Usl della Marca però preferisce che i professionisti si servano dei centri vaccinali, anche per le complicazioni legate alla conservazione del vaccino Pfizer e alla suddivisioni delle dosi da ogni fiala. «Noi come pediatri eravamo disponibili a vaccinare anche i caregiver e i genitori degli assistiti, così da ampliare la platea - spiega il segretario della Fimp Battaglini -. Di sicuro, ci fosse via libera, saremmo pronti anche a gestire le somministrazioni anche ai bambini sopra i sei anni». C'è però un altro problema, quello dei richiami di altri tipi di vaccini, che sono stati congelati a causa dell'emergenza coronavirus. «Le vaccinazioni dell'infanzia sono quasi ferme - spiega il pediatra -, in particolare quelle dopo l'anno e mezzo di età. Tutte le risorse umane e tecniche si sono concentrate sul Covid, ora bisogna recuperare». Il segretario dei medici pediatri di Treviso risponde quindi alle tante famiglie che in queste settimane si stanno chiedendo se, vista la confusione legata alle somministrazioni dei vaccini in base alla diverse fasce di età, non valga la pena di aspettare ancora, magari restando in attesa di un vaccino anti Covid specifico per la tenera età. «Mi rendo conto che c'è chi pensa che tutto sommato non ne vale la pena visto che i ragazzini sono per lo più asintomatici o paucisintomatici - conclude Battaglini -, ma se vogliamo proteggere la popolazione e guardare con serenità al prossimo autunno dobbiamo vaccinare quante più persone possibile, bambini compresi, in modo così da proteggere le persone più fragili».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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