L'ALLARME
VITTORIO VENETO La pandemia da Covid-19 ha fatto registrare un aumento

Sabato 21 Novembre 2020
L'ALLARME
VITTORIO VENETO La pandemia da Covid-19 ha fatto registrare un aumento degli episodi di violenza di genere e domestica. Alla vigilia della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il centro antiviolenza (Cav) di Vittorio Veneto, punto di riferimento per tutte le donne residenti nei comuni dell'ex Usl 7, ma anche da fuori provincia, che sono vittime di soprusi di vario tipo da parte dei propri mariti, compagni o fidanzati, ha registrato un incremento degli accessi. «Se mediamente negli anni passati avevamo 200 accessi all'anno, e la metà circa di queste donne veniva presa in carico dal nostro centro antiviolenza, quest'anno evidenzia l'assessore al sociale Antonella Caldart - considerato che durante il lockdown, da marzo a maggio, il centro è rimasto chiuso, dalla riapertura a fine ottobre abbiamo già un centinaio gli accessi e una trentina sono persone nuove».
I DATI
Durante il lockdown, il Cav di Vittorio Veneto è rimasto aperto alle telefonate, ma in quel periodo quasi nessuna donna vittima di violenza psicologica o fisica ha chiamato perché di fatto non ci riusciva, avendo sempre a fianco a sé chi la maltrattava. «Quando abbiamo riaperto testimonia l'assessore - sono riprese le telefonate e gli accessi. Questo conferma che effettivamente essere rimasti in casa a lungo ha acuito alcune situazioni». Le donne che in questi mesi si sono rivolte al Cav hanno dai 25 anni in su, per la maggior parte sposate e con figli. «Sono vittime prosegue Caldart di violenza di vario tipo in famiglia e di ricatti. In media, una donna su dieci che si rivolge al Cav sporge anche denuncia e il centro offre loro assistenza legale e psicologica».
LA MOBILITAZIONE
Il Cav lavora in rete con i servizi sanitari e con le forze dell'ordine. E proprio in occasione della giornata del 25 novembre, le caserme dei carabinieri di Vittorio Veneto e di Conegliano dalle 21.30 si coloreranno di arancione, il colore della campagna mondiale Orange the world promossa da Un Women, ente delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile, e sostenuta a livello locale dal Soroptimist Club di Conegliano-Vittorio Veneto e dal Cav di Vittorio Veneto. Il colore arancione è stato scelto come simbolo di un futuro di maggiore consapevolezza e per ricordare a tutte le donne che c'è un luogo sicuro al quale rivolgersi. Proprio all'interno delle due caserme, il Soroptimist ha allestito le stanze tutte per sé, spazi protetti dedicati ad accogliere le donne che trovano il coraggio di denunciare abusi e maltrattamenti, intraprendendo il percorso che poi le allontana dalle persone che mettono a rischio la loro vita e quella dei loro figli.
LA STANZA
Nella stanza tutta per sé della caserma di via Boni, a Vittorio Veneto, mercoledì 25 novembre alle 21 in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Vittorio Veneto e sul canale YouTube l'attrice Katiuscia Bonato, che da anni collabora con il Cav raccogliendo testimonianze, renderà omaggio alle donne vittime di violenza con la lettura di alcuni brani. Il giorno successivo, giovedì alle 20.30, sempre sulla pagina Facebook il Comune propone un webinar con la criminologa Roberta Bruzzone sul tema Cosa c'entra l'amore. Il centro antiviolenza di Vittorio Veneto può essere contattato allo 0438.569451 ed è aperto il lunedì e mercoledì dalle 9 alle 12, il martedì dalle 16 alle 18 e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30.
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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