Gestisce 14 negozi, evade due milioni

Sabato 20 Giugno 2020
Gestisce 14 negozi, evade due milioni
QUINTO
In quattro anni avrebbero frodato il Fisco traendo un profitto di oltre due milioni di euro grazie a un sistema di fatture false e prestanome. Sono per questo finiti al centro dell'inchiesta Vado a vivere in campagna della guardia di finanza vicentina Michele Vettori, 47enne di Quinto di Treviso, e Gian Paolo Stocco, 74enne nativo di San Martino di Lupari ma residente a Borso del Grappa. Il primo è stato denunciato per dichiarazione fraudolenta e il secondo per omessa dichiarazione dell'Iva ed emissione di fatture false. Nell'indagine delle Fiamme gialle è finita anche la moglie di Vettori, titolare della società Dinamiche S.n.c. con cui la coppia è accusata di aver organizzato la frode in accordo con altre due società, la Tunnel S.r.l. prima e la Ddqs S.r.l. poi, entrambe amministrate da Stocco e originariamente con sede a Tezze sul Brenta.
I PRIMI PASSI
Proprio le imprese di Stocco hanno messo i finanzieri sulla pista giusta per smantellare il giro. Indagando ad ampio raggio sull'abitudine di cedere quote societarie e trasferire le sedi legali di aziende venete in altre zone per coprire illeciti fiscali, si è incappati nella Tunnel. Improvvisamente trasferita nel 2016 in una cascina privata nelle campagne casertane dopo un rapido cambio dei suoi vertici, ha cessato ogni attività e spostato i dipendenti nell'equivalente Adb S.r.l., che oggi ne ha preso il posto a Tezze ed è estranea all'inchiesta. Movimenti sospetti che hanno portato a indagare su Stocco, scoprendo l'esistenza di una terza società da lui amministrata e del tutto identica alla Tunnel, la Ddqs. Entrambe producevano abbigliamento per bambini e ad accomunarle era soprattutto il loro principale cliente. Si tratta della Dinamiche S.n.c. con sede a Castelfranco, che nel Trevigiano gestisce 14 punti vendita in franchising per Calzedonia commercializzando esclusivamente i prodotti della multinazionale, del tutto estranea all'illecito.
IL RAGGIRO
A quanto dichiarato all'Erario dal legale rappresentante Vettori, la Dinamiche tra il 2014 e il 2018 avrebbe acquistato da Tunnel (fino al 2016) e da Ddqs capi in cachemire per 3,5 milioni portando come prova le corrispondenti fatture e ottenendo un abbattimento del proprio imponibile fiscale. Quelle fatture, relative ai prodotti che Stocco avrebbe venduto a Vettori, riguardavano però operazioni mai esistite. Le Fiamme gialle hanno infatti appurato come le società riconducibili a Stocco non abbiano mai realizzato capi in cachemire e come lo stesso 74enne imponesse ai dipendenti la compilazione di fatture incomplete. Inoltre, le S.r.l. erano poi state intestate a prestanome estranei al mondo della produzione e del commercio di abbigliamento, che Stocco pagava circa 250 euro al mese attraverso ricariche di carte prepagate. In aggiunta, la Dinamiche non avrebbe mai potuto vendere quei capi nei suoi negozi, come confermato da Calzedonia. Un castello di bugie allestito per consentire a Vettori e alla moglie - considerata uno dei beneficiari della frode e perfettamente consapevole della stessa - di evadere le imposte. Le due società amministrate da Stocco sono inoltre risultate evasori totali, la Tunnel dal 2014 e la Ddqs dal 2016, motivo in più per il quale non avrebbero potuto emettere le reali fatture e che è costato un ulteriore capo d'imputazione al 74enne, accusato di aver evaso 444mila euro. Cifra che si somma agli 1,74 milioni evasi da Vettori e consorte, ad oggi non indagata. Nei confronti dei due denunciati e della donna sono stati disposti sequestri preventivi per 2,2 milioni per i quali è stata avanzata una richiesta di riesame poi rigettata dal tribunale di Treviso.
Serena De Salvador
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Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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