Ex Distretto in bacheca vale oltre 20,4 milioni

Venerdì 22 Febbraio 2019
LA STRATEGIA
TREVISO Tutto come previsto: da ieri anche il complesso San Paolo, l'ex distretto militare, è ufficialmente in vendita. La Fondazione Cassamarca lo ha inserito nella bacheca online, proprio accanto a Ca' dei Carraresi: adesso i due gioielli principali del patrimonio immobiliare di Ca' Spineda sono ufficialmente sul mercato. L'ex distretto, sebbene annunciato, rappresenta però una sorpresa. Rimane infatti l'asse portante del progetto universitario trevigiano, l'area dove Fondazione vorrebbe realizzare il grande polo universitario destinato ad accogliere i corsi padovani e veneziani. Vederlo esposto, assieme ad altri sette immobili, potrebbe quindi rappresentare una svolta.
I NUMERI
L'intero complesso, 13.493,97 metri quadrati previsti nel piano di recupero (9.683,69 di superficie complessiva esistente e 2.100 di portici e terrazze) per una volumetria pari a 41.705,17 metri cubi, è stato inserito a bilancio con il valore di 20 milioni 483,795 euro. La scheda descrittiva lo identifica come Complesso soggetto a Piano di Recupero avente destinazione commerciale-direzionale, residenziale, istruzione. Attualmente in parte in concessione a Teatri e Umanesimo Latino S.p.a. ed in parte libero. Come per gli altri immobili Fondazione non si mette dei paletti: è disposta ad ascoltare qualsiasi proposta, sia di cessione di tutta l'area o di una parte, sia di recupero per poi gestirla. L'affare è ovviamente molto importante, forse il principale tra quelli presenti nell'elenco in mano al presidente Luigi Garofalo. E lo è sia per il suo valore, il più alto tra gli immobili messi sul mercato fino a oggi compresa l'ex questura ceduta per 12 milioni di euro; sia per le potenzialità.
IL FUTURO
Da Ca' Spineda assicurano che la decisione di poter vendere anche l'ex distretto non pregiudica i piani per l'università. Anzi: l'ingresso di un privato intenzionato a investire, e nel recente passato c'è stato l'interessamento di alcuni fondi, potrebbe essere la rampa di lancio che ancora manca per far decollare l'idea del grande polo universitario. Le ipotesi sul tappeto sono tante, a cominciare da quella di cedere il complesso a un privato disposto a sviluppare un proprio progetto residenziale/commerciale solo su una parte e dell'area ospitare l'università in quello che rimane. E non sarebbe un'idea nuova: negli ultimi mesi, anche prima dell'elezione di Garofalo al posto di Dino De Poli, l'idea di coinvolgere un privato nel progetto universitario era già circolata. Su tutta l'operazione resta vigile anche il sindaco Mario Conte, che punta sulla riqualificazione di tutta l'area per rendere sempre più concreta l'operazione di rilancio del centro storico. A Ca' Sugana puntano molto sullo sviluppo dell'università e sono i primi sostenitori del grande polo che mette assieme i corsi padovani e quelle veneziani. La partita che si sta aprendo ha quindi tante variabili possibili e tutte da scoprire.
Paolo Calia
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