Bruciata nella notte la bandiera degli Alpini

Domenica 7 Maggio 2017
Bruciata nella notte la bandiera degli Alpini
Forse è stata solo una bravata, commessa in preda ai fumi dell'alcol o per una vile scommessa, ma quello che è certo è che l'autore o gli autori se indentificati rischiano una pesante condanna penale (con tanto di reclusione fino a 3 anni) per l'accusa di vilipendio alla bandiera italiana. Un tricolore è stato dato alle fiamme nella notte tra venerdì e sabato a sud della frazione di San Vito. All'incrocio tra le vie Narancon e Europa, tra i terreni scanditi da vigneti, ignoti hanno dato fuoco ad una bandiera italiana collocata in quel punto dagli alpini di Valdobbiadene per l'Adunata del Piave. Due i tricolori che fino a venerdì sventolavano all'altezza dell'incrocio. Oggi ne rimane solo uno perché l'altro è stato rimosso e bruciato. A denunciare l'accaduto il valdobbiadenese Stefano Candiago che intorno alla mezzanotte stava rincasando. «Quando siamo arrivati all'incrocio ripercorre abbiamo notato a centro strada una sedia che stava bruciando. Ci siamo fermati e scesi dall'auto abbiamo spento la sedia che ardeva. Poco distante, sempre a terra in strada, c'era una bandiera ormai bruciata. Era stata sicuramente tolta dall'incrocio dove si trovava con un'altra, là dove ci sono i segnali stradali. C'era anche il palo che la reggeva». Quando Candiago si è fermato l'incrocio era deserto. Difficile capire chi possa esser stato. Nessuno pare abbia visto nulla: l'area è lontana dal centro abitato. Forse i vandali sono arrivati in via Europa appositamente muniti della sedia nell'intento di rimuovere la bandiera posizionata dagli alpini. Difficile dare una ricostruzione precisa all'accaduto, ma chiaro è che qualcuno ha dato fuoco al tricolore proprio alla vigilia delle celebrazioni di conferimento della cittadinanza onoraria agli alpini del 7. Reggimento e dell'intitolazione alle penne nere di una piazzetta, presente l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin che, tra l'altro, ha annunciato la consegna dei lavori per la pista ciclabile del Piave.
Una giornata di festa, quella di ieri, scalfita da questo amaro fatto. Dura la condanna del sindaco Luciano Fregonese: «Gesti del genere vanno ad offuscare giornate come queste di memoria a chi ha fatto tanto per il nostro Paese».

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