Allarme furti: il prefetto tranquillizza «Reati in calo, i controlli funzionano»

Venerdì 13 Dicembre 2019
L'ANALISI
TREVISO Stanno dando dei risultati i controlli del territorio messi in campo da un mese a questa parte da polizia e carabinieri per contrastare il picco di furti registrato nell'hinterland di Treviso, nel Montebellunese e nel Coneglianese. «Vero che quando si tratta di reprimere certi reati, di trovare i colpevoli, c'è un'attività investigativa che richiede del tempo - spiega il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà , ma abbiamo visto come siano state intercettate auto con persone sospette, che avevano con sé attrezzi da scasso che potrebbero servire per fare furti. Nell'ultima settimana c'è stato un abbassamento di questo tipo di reati, speriamo di continuare in questo modo».
Il Prefetto martedì aveva presieduto un vertice con i rappresentanti delle forze dell'ordine in cui aveva richiamato alla massima attenzione in vista del periodo natalizio, anche se questo, ribadisce, non significa che sul territorio ci sia un particolare allarme. Di certo c'è che i controlli rimarranno potenziati anche nelle prossime settimane: «Polizia e carabinieri hanno confermato la disponibilità dei reparti di Padova e Mestre prosegue Laganà . Quindi verranno proseguiti dei servizi aggiuntivi, con cadenze che dovranno tener conto anche delle esigenze delle altre province, sui quadranti in cui lo si ritiene maggiormente necessario». Il bilancio dell'anno che sta per terminare è nonostante tutto positivo, per il prefetto, che ricorda come Treviso sia risultata tra le ultime province, in Italia, per reati, nella classifica pubblicata da Il Sole 24 Ore per il 2018. «Credo che il 2019 vada nella stessa direzione, il che non vuol dire dormire sugli allori», puntualizza. Per il 2020 c'è in programma di continuare a lavorare sul contrasto alla piaga della droga, sulla sicurezza stradale e sulla prevenzione delle infiltrazioni mafiose: «Ciò che è successo nelle province vicine ci dice che l'attenzione deve essere alta».
Così sul fronte terroristico, dopo l'ennesimo attentato di Londra. E come insegna l'anniversario della strage di piazza Fontana, vicenda che ha interessato direttamente il territorio della Marca, da Paese a Treviso. «Una vicenda molto triste e dolorosa commenta la rappresentante del Governo con sviluppi d'indagine che hanno portato ad accertare le responsabilità, ma non a far applicare poi le pene. Sicuramente è stato provato che in questa provincia e in questa città è stato giocato da qualcuno un ruolo importante nella preparazione di questo attentato, e questo ci dice che non possiamo mai abbassare la soglia, anche rispetto a tutti questi fenomeni legati all'eversione piuttosto che alla matrice terroristica, che vengono seguiti costantemente».
Lina Paronetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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