VITA QUOTIDIANA
ROVIGO Anche fare la spesa, ai tempi del coronavirus, diventa

Sabato 14 Marzo 2020
VITA QUOTIDIANA ROVIGO Anche fare la spesa, ai tempi del coronavirus, diventa
VITA QUOTIDIANA
ROVIGO Anche fare la spesa, ai tempi del coronavirus, diventa un'impresa. Dopo la stretta dell'ultimo decreto che ha vietato ogni forma di assembramento, i supermercati si sono organizzati per assicurare il rispetto della direttiva contro la diffusione dei contagi. All'entrata dei diversi punti vendita il flusso della clientela, da qualche giorno, viene misurato da un addetto del negozio che ha il compito di contenere il numero di clienti presenti tra le corsie. Guanti e mascherina ben aderente al volto, l'usciere del supermarket dirige con diligenza il traffico dei carrelli. Inevitabile, però, il formarsi di lunghe file all'esterno, anche ieri presenti in diversi supermercati della città, come il Conad che si trova in area Tosi, l'Aliper e l'Interspar di viale Porta Adige. Non ci sono orari di maggiore traffico, anche se il serpentone dei carrelli sembra allungarsi, in particolare, a metà mattina e nel cuore del pomeriggio.
CODE SILENZIOSE
Nessuno, però, si lamenta dell'attesa. Le file davanti agli esercizi commerciali autorizzati a rimanere aperti anche ieri apparivano composte e silenziose. La distanza tra i carrelli viene mantenuta a un metro e tutti sembrano avere scelto di rinviare chiacchiere e saluti a tempi migliori. Anche chi si conosce e si ritrova in attesa per la spesa, tiene lo sguardo fisso al cellulare per evitare contatti, come raccomanda il decreto Covid-19. Qualcuno, un po' imbarazzato, nasconde la mascherina sotto un foulard, altri abbassata sul collo in attesa di entrare nel negozio. C'è anche chi, forse perché non ne ha trovate, ha improvvisato una protezione fai da te con del cotone avvolto nello scotch.
PASTI A DOMICILIO
In molti, in questi giorni di coprifuoco, sembrano avere anche optato per il cibo a domicilio. Diversi ristoranti e pizzerie della città, costretti alla chiusura dal decreto Covid-19, si sono organizzati per consegnare pranzi e cene a casa dei loro clienti. Il sistema sembra funzionare alla grande e anche i rodigini, in questi giorni, ordinano i loro piatti preferiti al proprio ristorante di fiducia. «Stiamo lavorando davvero tanto - racconta, tra una consegna e l'altra, Luca Moda, proprietario dello storico ristorante Da Marco di Stanghella e della omonima enogastronomia della città - effettuiamo molte consegne a Rovigo e provincia. I clienti ci chiamano, concordiamo insieme spesso i piatti in base alle materie prime che siamo riusciti a procurarci il giorno stesso. Diversi fornitori si sono tirati indietro e hanno chiuso le consegne fino al 3 aprile. Noi lavoriamo, per tradizione, con prodotti freschi e di una certa qualità, dunque il menù varia in base a quello che abbiamo».ù
Tutte le consegne avvengono con guanti e mascherina e anche il cibo è rigidamente sigillato. «Cerchiamo di fare del nostro meglio per superare l'emergenza in corso - spiega Moda - potevamo chiudere, ma abbiamo deciso di rimanere vicino ai nostri clienti».
VOLONTARIATO
Proprio sulla consegna a domicilio della spesa e dei farmaci, diverse associazioni della città hanno deciso di intervenire per venire incontro agli anziani e alle persone che hanno difficoltà a spostarsi. È stato attivato un servizio gratuito di consegna di generi alimentari a domicilio per i cittadini residenti a Rovigo, over 65 e con impossibilità o difficoltà di spostamento. Per usufruirne, basta contattare Blu soccorso al numero 347/6418454. I volontari delle associazioni saranno identificabili con un tesserino e una casacca di riconoscimento, e passeranno direttamente al domicilio del richiedente per prendere la richiesta, il denaro e riportare la spesa entro il giorno successivo con scontrino ed eventuale resto. La consegna avverrà all'ingresso del domicilio. I volontari non sono autorizzati a entrare in casa. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Protezione civile, Blu soccorso, Bandiera gialla e Auser Le rose da un lato, dall'altro Aliper, Conad, Orva e Supermercati Fanchin-Sigma.
La consegna dei farmaci a domicilio è invece affidata alla Croce rossa ed è diretta agli over 65, persone fragili e immunodepressi, chiamando il numero verde 800065510. La cooperativa Porto Alegre ha inoltre avviato la consegna di pasti sigillati ai poveri per sopperire alla chiusura della mensa dei frati.
Roberta Merlin
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