Storia e archeologia, le carte per sviluppare il turismo

Mercoledì 21 Luglio 2021
TURISMO
ROVIGO Lo sviluppo del turismo a Rovigo passa anche dall'archeologia. E dalla collaborazione tra Italia e Croazia. Di questo si è parlato martedì pomeriggio al Museo dei Grandi Fiumi, luogo simbolo della cultura e del turismo nel capoluogo, nel corso dell'evento sul tema Attivazione di una rete per la promozione turistica del territorio. E proprio per riportare al centro dell'attenzione dei cittadini il patrimonio archeologico rodigino, nell'occasione, il Comune ed il museo hanno annunciato, come spiega l'assessore Roberto Tovo, che alla fine di agosto sarà riproposta Con le mani nella storia, iniziativa che nelle precedenti edizioni ha portato a Rovigo nomi del calibro di Mario Tozzi e Alberto Angela.
MANI NELLA STORIA
L'evento al museo, in particolare, si è concentrato sul progetto Historic, finanziato attraverso il programma europeo Interreg V-A Italy-Croatia CBC, avviato nel 2019 con termine previsto a maggio 2022, al quale partecipano, oltre al Comune di Rovigo, Infrastrutture Venete in veste di capofila, il Dipartimento di beni culturali dell'Università di Padova, Azienda regionale per il diritto allo studio universitario Esu Venezia, Città di Medulin, Città di Murter-Kornati. E se Con le mani nella storia rientra proprio nel progetto Historic, anche gli altri partner hanno presentato le proprie iniziative in questo ambito.
RICOSTRUZIONE
L'Università di Padova ha presentato un esempio di ricostruzione virtuale e utilizzo della realtà aumentata per la valorizzazione del patrimonio culturale, Esu Venezia ha portato ai Grandi Fiumi l'esperienza di promozione e valorizzazione di aree archeologiche e museali di Altino e Torcello e, a colpire, come sottolinea Tovo, è stata la ricostruzione virtuale della porta di attracco del sito archeologico di Altino presentata al convegno. «Il progetto Historic continua l'assessore è fortemente caratterizzato dalla valorizzazione del contesto territoriale in chiave archeologica e l'evento al museo si è concentrato proprio sul questo tipo di patrimonio culturale. Per Rovigo c'è particolare attenzione sul tema dell'ambra e, di conseguenza, sui siti archeologici di Campestrin e, indirettamente, di Frattesina».
PROGETTO HISTORIC
Più in generale, però, il progetto Historic è solo una costola della strategia, più ampia, di valorizzazione turistica di Rovigo a cui Palazzo Nodari sta lavorando su più fronti: oltre al patrimonio archeologico, infatti, l'amministrazione punta allo sviluppo dell'interesse per l'intero patrimonio culturale e storico della città insieme a quello naturale.
Il tutto in chiave sostenibile. «Una delle reti di collaborazione del Comune di Rovigo chiarisce Tovo riguarda proprio questo. Sul territorio polesano ci sono diversi siti che potrebbero essere valorizzati. A parte i progetti relativi alle mostre, che coinvolgono la Provincia e la Fondazione Cariparo, sono in corso una serie di attività che riguardano lo sviluppo del marchio d'area e poi si sta per concludere il bando per l'affidamento dello Iat. Si tratta di iniziative che sono una complementare all'altra ma, più in generale, le chiavi di lettura delle varie strategie riguardano l'ambiente, anche questo al centro della promozione turistica, con la valorizzazione delle vie fluviali».
Elisa Barion
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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