Sagittaria e Cras, uniti per salvare la fauna selvatica

Lunedì 26 Agosto 2019
Sagittaria e Cras, uniti per salvare la fauna selvatica
ANIMALI
ROVIGO Ci son due passere e una cinciallegra, due piccoli pipistrelli, uno sparviero, l'upupa, la lepre, il pipistrello. Non è una rivisitazione di una celeberrima canzoncina da animazione estiva, ma una piccola parte del lungo elenco degli animali raccolti e accolti dall'Associazione naturalistica Sagittaria di Rovigo, che fra le sue tante attività in ambito naturalistico e ambientale, annovera anche la convenzione per il Centro provinciale per il recupero della fauna selvatica, originariamente nato a Polesella nel 1991, poi cresciuto nel 2003 grazie all'impegno della Provincia, del veterinario Luciano Tarricone, e delle fondatrici Wwf di Rovigo e Lipu di Adria, con lo scopo di curare e reimmettere in natura gli individui di specie selvatiche di particolare interesse naturalistico e pregio rinvenuti feriti o debilitati. È ormai un'istituzione, il cui contributo è prezioso e insostituibile sia sul fronte della cura e reimmissione in natura degli animali, sia della diffusione di una cultura ambientale, con una funzione didattica ed educativa.
IL BILANCIO
Sagittaria illustra, quindi, i risultati dell'attività svolta nell'ambito della collaborazione con il Cras, che ha sede a Garofolo di Canaro, coordinato dalla clinica veterinaria del Benvenuto di Polesella del dottor Tarricone, per il recupero dalla fauna selvatica in difficoltà e successivo rilascio, nei quattro mesi dal marzo al luglio scorsi, sottolineando come siano state «incentivate le attività di recupero di esemplari di fauna selvatica in difficoltà, in raccordo con la clinica e la Polizia provinciale».
Nel dettaglio, sono 26 gli esemplari di cui si è occupata, 17 cuccioli e 9 adulti. Per 17 è scattato l'accompagnamento alla clinica, cinque sono invece morti subito, per quattro «consigliato l'immediato rilascio ai privati che ci hanno contattato, in quanto animali impigliati o pulli indipendenti». Gli interventi di recupero degli animali sono avvenuti a Rovigo città, Boara Polesine, Adria, Rivà di Ariano, Ca' Cornera, Villadose, Villa d'Adige, Villanova Marchesana, Taglio di Po, San Martino di Venezze, Lendinara, Bottrighe e Rosolina.
LE CURE
Per quanto riguarda le specie, i 26 animali sono cinque esemplari di gheppio (Falco tinnunculus), tre ricci occidentali (Erinaceus europaeus), due merli, due rondoni comuni (Apus apus), tre tortore dal collare (Streptopelia decaocto), uno sparviero (Accipiter nisus), una upupa (Upupa epops), una lepre comune (Lepus europaeus), due gazze (Pica pica), due passere d'Italia (Passer italiae), una cinciallegra (Parus major, una ghiandaia (Garrulus glandarius) e due chirotteri. Tre le liberazioni pubbliche di fauna selvatica curata presso la clinica, con il coinvolgimento di 90 persone, ci sono state il 24 marzo a Porto Viro alla Giornata del tartufo, il 19 aprile in via delle Valli, sempre a Porto Viro in occasione della manifestazione I boschi del Polesine, e il primo giugno a Ca' Dolfin di Porto Tolle alla festa Il riso del Delta.
F.Cam.
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