Rapina al centro massaggi cinese

Giovedì 26 Luglio 2018
Rapina al centro massaggi cinese
BADIA POLESINE
Hanno fatto irruzione armati di coltello, un commando di cinque se non addirittura sei uomini, minacciando le due massaggiatrici cinesi e intimando loro di consegnare i circa mille euro che si trovavano all'interno del registratore di cassa. A chiamare il 112 sono state, dopo che i rapinatori erano fuggiti, le stesse due donne. Mancava circa un quarto d'ora alle 23 di martedì sera e subito sul posto, il centro massaggi Fiore di loto che si trova in via dello Zuccherificio, si sono precipitate tre pattuglie di carabinieri, una del comando provinciale, una del nucleo investigativo e una della Stazione di Badia Polesine.
L'IRRUZIONE
Le due ragazze dipendenti del centro benessere hanno raccontato che poco prima avevano fatto irruzione un gruppo di uomini, loro connazionali ma che non conoscevano, armati di coltelli, che si erano fatti consegnare l'incasso. Secondo la loro stima, circa un migliaio di euro. Sul numero esatto delle persone che componevano la banda che le aveva rapinate, tuttavia, non sono state sicure di ricordare bene se fossero cinque o sei.
BANDA DI CINESI
In ogni caso, un gruppo numeroso e minaccioso, che non ha comunque fatto del male alle due ragazze, limitandosi a sventolare davanti ai loro occhi le lame ed a chiedere la consegna dei soldi. I militari intervenuti hanno effettuato tutti i rilievi tecnici del caso, avviando già da subito le prime azioni d'indagine. Pochi, però, al momento, gli elementi che possano permettere di identificare i possibili responsabili della rapina. Il centro massaggi è attivo da anni e se ne trovano anche recensioni in rete, comprese nelle pagine del forum massaggiohappyending, pur risalenti ad ormai circa tre anni fa, che lascia ben intuire quale sia il tipo di descrizione che viene fatta dei trattamenti offerti alla clientela.
IL PRECEDENTE
Il 30 giugno dello scorso anno un altro centro massaggi gestito da cinesi, in via dell'Artigianato a Stienta, era stato oggetto di una rapina, con una dinamica più brutale, messo a segno da un 26enne di Ostiglia insieme alla zia ad alla fidanzata, tutti arrestati poco dopo dai carabinieri e condannati a pene per un totale di 8 anni e 9 mesi. Il ragazzo era entrato a chiedendo un trattamento, ma aveva poi aggredito la 37enne massaggiatrice cinese, strattonandola e, prendendola per un braccio, l'aveva chiusa in uno stanzino per poi arraffare insieme alle due donne 600 euro contanti, oltre a cellulare, borsa ed alcuni prodotti cosmetici e profumi vari. La dipendente del centro relax era riuscita a liberarsi ed aveva tentato di inseguire i tre per fermarli, ma l'uomo l'aveva afferrata per i capelli, trascinandola in strada e colpendola con una violenta ginocchiata in faccia, per poi salire in auto e darsi alla fuga insieme alle due donne. La massaggiatrice aveva comunque chiamato il 112 indicando il numero di targa dell'Opel Corsa sulla quale erano fuggiti i tre, poi intercettati sull'Eridania ed arrestati, con ancora tutta la refurtiva, dai carabinieri di Trecenta.
Francesco Campi
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