POLITICA
ROVIGO La decisione della consigliera regionale pentastellata Patrizia

Sabato 20 Gennaio 2018
POLITICA ROVIGO La decisione della consigliera regionale pentastellata Patrizia
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ROVIGO La decisione della consigliera regionale pentastellata Patrizia Bartelle di inviare una nota nella quale chiedeva chi e su che basi avesse deciso l'esclusione di alcuni autocandidati alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle, arrivando poi a caldeggiare l'ipotesi di un annullamento delle votazioni online, ha provocato un'ondata di reazioni di ogni tipo. E se i nomi dei candidati saranno ufficializzati solo il 28 gennaio, ieri il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio ha smorzato ogni polemica dicendo che di errori nei meccanismi interni di selezione non ce ne sono stati. Ma fra i militanti non pochi sono i mugugni, come emerge anche dai social. E proprio sulla pagina Facebook della Bartelle, infatti, in calce al post in cui ribadisce la propria presa di posizione, ecco una lunga serie di commenti oltre a una cinquantina di condivisioni. Fra quelli che mostrano il proprio apprezzamento per le parole della consigliera polesana, quasi tutti sono di fuori provincia, alcuni fanno parte proprio della schiera degli epurati, come il vicentino Costantino Rover o come Andrea Marchiori, miranese residente a Treviso, che scrive «Qualcuno ha stabilito che il mio profilo non va bene al movimento e non va bene per questo paese. Ho il diritto di sapere quali siano le motivazioni». Molti sono anche quelli già usciti dalla galassia grillina o persone che, invece, non ne hanno mai fatto parte, come Jenny Azzolini, già consigliera comunale a Trecenta. «Qui in Veneto sottolinea la Bartelle - ancora non si sa chi siano questi referenti che hanno deciso individualmente secondo criteri personali le esclusioni: chiedo che venga comunicato il prima possibile il motivo dell'esclusione di persone che avevano e hanno tutte le caratteristiche per rappresentare al meglio i cittadini nelle istituzioni». Parole dure che, a fianco dei commenti favorevoli, ne hanno ricevuti anche di contrari e altrettanto duri. «I casi sono due: hai le prove di quello che dici o è un attacco politico al Movimento 5 stelle», scrive Claudio, mentre Matteo nota: «Così si fa solo del male al M5S». Beatrix, invece, attacca pesantemente: «Snobbi tanto il movimento e chiami da tempo alla democrazia ma sei stata eletta grazie a questo simbolo. Prima hai colto l'occasione, ora ci sputi sopra da troppo tempo».
F.Cam.
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