Picchia il patrigno e sequestra la madre che gli negano i soldi

Domenica 14 Ottobre 2018
Picchia il patrigno e sequestra la madre che gli negano i soldi
VIOLENZA IN FAMIGLIA
ROVIGO Arrestato a soli 18 anni dopo aver picchiato il patrigno e aver minacciato la madre per ottenere del denaro. Alle spalle c'è una storia familiare difficile, scandita da episodi di esplosioni quotidiane di rabbia, contrasti, tensioni e culminata ieri, quando per il ragazzo è scattato l'arresto dopo un episodio di violenza.
IN MANETTE
Ieri mattina una Volante della Polizia di Rovigo ha fermato un 18enne, G.R., di nazionalità italiana, residente in città, per estorsione aggravata, sequestro di persona, minaccia aggravata, maltrattamenti in famiglia, possesso di oggetti atti a offendere, lesioni aggravate. Il giovane è stato portato in carcere in attesa dell'udienza di convalida che si terrà con molta probabilità domani.
QUESTIONE DI SOLDI
La lite è cominciata tra le mura domestiche: il ragazzo, furioso, se l'è presa con la madre e il patrigno per ragioni di denaro. La tensione è cresciuta fino a quando il diciottenne, al culmine del confronto con i genitori, ha sferrato un pugno in faccia al patrigno, arrivando perfino a minacciarlo. Poi è uscito portando con sè la madre. A questo punto il patrigno, scosso e preoccupato per le sorti della compagna, ha deciso di chiamare in aiuto la Polizia. Il ragazzo è stato individuato poco dopo all'interno dell'azienda di famiglia, dove teneva bloccata la madre minacciandola con un coltello. Pochi minuti prima l'aveva costretta a prelevare qualche centinaio di euro dal suo bancomat, che avrebbe dovuto consegnargli. Il patrigno, per il pugno in faccia, è finito in pronto soccorso, dove è stato medicato: i sanitari gli hanno assegnato una prognosi di 6 giorni.
EPISODI FREQUENTI
Non è la prima volta che il ragazzo manifesta problemi, tanto che il personale delle Volanti era già intervenuto altre volte per cercare di riportare il giovane a più miti comportamenti. Dopo un episodio del genere però il pubblico ministero di turno, a seguito dell'arresto, ne ha disposto la traduzione in carcere in attesa dell'udienza di convalida.
Roberta Paulon
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