Piazza Duomo presto avrà un volto diverso

Giovedì 6 Agosto 2020
Piazza Duomo presto avrà un volto diverso
CENTRO STORICO
ROVIGO Presto piazza Duomo cambierà radicalmente. A dieci anni dal progetto, a firma dell'ex architetto comunale Fiorenza Ronsisvalle, l'amministrazione Gaffeo è determinata a rimettere a nuovo una zona centrale da troppo tempo dimenticata. L'area che sarà oggetto dell'intervento, tra il castello, piazza Vittorio Emanuele e l'antica via Badaloni, è probabilmente il nucleo più antico della città.
Oggi, però, si presenta diversa da come era stata descritta da Leobaldo Traniello nel suo L'origine di Rovigo. La piazza è raggiunta da quattro strade che molta probabilità subiranno cambi di viabilità al termine dei lavori: via Bonatti che la connette all'area del castello, le vie Trento, Casalini e Badaloni. Sulla piazza si affacciano, oltre al Duomo, edifici importanti come palazzo Manfredini sede di Confagricoltura e quello di Confindustria. Ragioni legate al transito dei mezzi hanno fatto sorgere, nel tempo, una frattura fra il lato del sagrato del Duomo e quello opposto dove si trova la canonica, con una strada. Lo spazio, poi, è relegato a parcheggio pubblico. Di fatto per i pedoni è inutilizzabile, caotico e a rischio investimento. Lo stesso architetto Ronsisvalle, nel progetto approvato dalla giunta Merchiori nel 2010, definiva quell'area «uno spazio degradato e ricco di conflitti irrisolti, che produce una perdita d'identità storica e disorienta».
IL PROGETTO
L'idea alla base del progetto, sempre che rimanga lo stesso e non subisca modifiche dettate da evoluzioni in campo urbanistico e architettonico, ha l'obiettivo di realizzare uno spazio che privilegi il movimento pedonale, coerentemente legato al contesto storico, e permetta l'attraversamento carrabile, subordinato a quello pedonale. Sarà uno spazio polivalente risultando, è il caso di dirlo, finalmente fruibile per cerimonie o feste. Attualmente, per funerali o matrimoni, si è costretti a sostare su un sagrato molto piccolo e troppo vicino al traffico. Contrariamente all'attuale situazione di piazza Duomo, fatto non da poco, è prevista la piantumazione di alcuni alberi (sedici, osservando il rendering) e il mantenimento di quelli che l'architetto Ronsisvalle ha definito gli «elementi storici consolidati» e il «recupero di quelli storici, attualizzandoli».
In pratica, l'intervento andrebbe a eliminare lo strato di asfalto plurirattoppato venutosi a creare negli anni, realizzandovi «una pavimentazione in pietra chiara, che diparte dagli elementi in rilevo della facciata del Duomo, paraste in mattoni, sulle quali emergono elementi di seduta dalla forma di semplici parallelepipedi».
Le strade che sfociano nella piazza sono integrate nel progetto. Via Bonatti ne riprenderebbe lo stile, in via Casalini è prevista la realizzazione del marciapiede sul lato verso la chiesa e in continuità con il nuovo marciapiede di via Bonatti. Via Badaloni verrebbe realizzata con lastre di trachite orientate perpendicolarmente alla facciata del prossimo Innovation lab, all'ex liceo Celio, così da allargare lo spazio pedonale e creare una sorta di dilatazione della piazza anche verso sud.
POSSIBILI MODIFICHE
Come detto, non si tratta di un progetto definitivo. Sono passati molti anni dalla stesura, sono cambiate le dinamiche della città, gli stili architettonici e le esigenze del traffico. Non si sa, per esempio, se gli alberi saranno di più o se scompariranno anche i posti auto per i residenti. Il finanziamento dell'opera è di origine privata (è collegato a un Piruea) e l'esecutore ha recentemente richiesto al Comune di poter procedere con l'intervento, in modo tale da concludere un percorso iniziato ancora dieci anni fa. Adesso la piazza è meno frequentata dalle auto, per cui a settembre, con il nuovo piano della mobilità, potrebbe diventare a traffico limitato. I locali stanno un po' alla volta riaprendo, dopo un lungo periodo di abbandono da parte della movida, e c'è la possibilità che siano realizzati posti auto in altri punti del centro, trasformando la zona del Duomo in un nuovo piccolo salotto.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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