Microcredito, i soldi a km zero

Mercoledì 24 Aprile 2019
SOSTEGNO ALL'IMPRESA
ROVIGO Grazie al microcredito è possibile ottenere un finanziamento fino a 25 mila euro per realizzare un'idea d'impresa o far crescere un'attività avviata, anche senza garanzie. «È uno strumento ancora poco diffuso in Polesine, ma che si adatta perfettamente alla struttura economica locale, che è molto parcellizzata. Effettivamente è uno dei mezzi a disposizione più efficaci per far partire l'economia in provincia», spiega Fulvio Barion. Presidente locale di ConfimpreseItalia, la Confederazione sindacale datoriale delle micro, piccole e medie imprese. Barion è anche uno tra i 520 operatori territoriali in servizi ausiliari e di monitoraggio per il microcredito, o più semplicemente un tutor, che fa da punto di riferimento per chi sceglie il microcredito come strumento di finanziamento.
MICROIMPRESE
«Nella forma di microcredito imprenditoriale - spiega Barion -, questo strumento si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un'attività di microimpresa o di lavoro autonomo e che hanno difficoltà di accesso al credito bancario. Rispetto ad altre forme di microcreditogaranzia pubblica del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per l'80% dell'importo finanziato, e la richiesta di accesso al microcredito è totalmente gratuita». «In provincia di Rovigo, tuttavia - aggiunge Barion - c'è solo un istituto di credito convenzionato, e questo è un grosso ostacolo alla diffusione del microcredito imprenditoriale». «Nei due anni da tutor - continua - ho istruito una trentina di pratiche in Polesine e la maggior parte sono state fatte da immigrati di prima o seconda generazione: il 70 per cento dei richiedenti, infatti, non ha un cognome italiano».
LAVORATORI AUTONOMI
Chi può chiedere il finanziamento? «I lavoratori autonomi e le imprese individuali con partita Iva da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti. E poi le società di persone, società tra professionisti, le Srl semplificate e le cooperative, titolari di partita Iva da non più di 5 anni, e con massimo 10 dipendenti».
In che settore operano le imprese che sono state finanziate in Polesine e come è stato utilizzato il finanziamento? «I finanziamenti possono coprire l'acquisto di beni, attrezzature o servizi connessi all'attività, anche per materie prime e merci, o per pagare le retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori, o a sostenere i costi per corsi di formazione aziendale. E pure per operazioni di liquidità, ma non a ristrutturare eventuali debiti». In Polesine come sono stati spesi i finanziamenti? «A Porto Viro c'è chi ha aperto una ditta di autotrasporti acquistando una corriera. Oppure il titolare di un'impresa edile, immigrato e diventato cittadino italiano. Tra le pratiche in corso, c'è una nuova officina meccanica che va verso l'apertura, due laboratori di confezioni in conto terzi che vorrebbero acquistare scorte, e un imprenditore di Taglio di Po: vorrebbe prendere in affitto un ristorante-pizzeria a Lido di Pomposa».
Nicola Astolfi
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