LE REAZIONI
ROVIGO Non tutti i rodigini hanno apprezzato la nascita del movimento delle Sardine in salsa polesana, tant'è che su Facebook in molti ci hanno voluto scherzare su («sono solo buone per condirci la pasta» scrive Alessandro) o criticarne gli aderenti (le solite zecche comuniste commenta aspramente Riccardo).
COMMENTI POLITICI
Per quanto riguarda la politica, invece, le reazioni sono state ovviamente differenti in base al colore politico.
IL LEGHISTA
Il consigliere comunale leghista Lorenzo Rizzato, ad esempio, spiega: «Le sardine creano un gruppo anche a Rovigo? Ben venga, sono sempre favorevole alla libertà di espressione e al confronto democratico, anche se penso che siano già partiti con dei presupposti non tanto positivi. Innanzitutto dicono di essere contro l'odio, ma una delle promotrici del movimento in Emilia pubblicava sui social dei post con minacce di morte a Salvini. E poi dicono di non aver colore politico. Un altro dei creatori del movimento, sempre in Emilia, è stato collaboratore di Prodi, quindi chiaramente schierato dal punto di vista politico. A mio avviso si tratta di un'iniziativa che non è spontanea: il Partito Democratico, ben sapendo quanto è odiato dagli italiani per gli errori commessi, si sta nascondendo dietro queste manifestazioni anti-Lega e anti-Salvini. Questa è la sintesi di una sinistra che non manifesta per ma sempre contro qualcuno: un tempo Berlusconi e ora Salvini. Una sinistra che non rappresenta le istanze dei lavoratori o delle periferie che invece si riconoscono nelle battaglie della Lega e questo, anche elettoralmente, è palese».
IL GIOVANE DEM
Gli fa da contraltare Manuel Berengan, esponente badiese del PD, che approfitta della nascita di questo nuovo movimento popolare per invitare il suo partito a comprendere con più attenzione le richieste della popolazione: «Le sardine sono un fenomeno da tenere in considerazione, perché è positivo il fatto che ci sia una risposta della società civile contro il sovranismo imperante di Salvini, una sorta di risveglio della coscienza civica delle persone. Tuttavia questo non è sufficiente, perché occorre comunque una proposta politica e programmatica alternativa in grado di superare la destra, rappresentata dalla Lega e da Fratelli d'Italia».
IL MONITO
«Se il PD pensa di poter posare qualsiasi tipo di cappello sopra questo movimento si sbaglia, perché le Sardine non rappresentano il Partito Democratico, ma qualcosa di diverso - chiarisce Berengan -. Questo il mio partito lo deve capire in fretta, perché possa trasformare questa protesta in una proposta politica incisiva rivolta non solo alle città, ma anche alle periferie, dove da troppo tempo è assente e ha perso consenso».
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Non tutti i rodigini hanno apprezzato la nascita del movimento delle Sardine in salsa polesana, tant'è che su Facebook in molti ci hanno voluto scherzare su («sono solo buone per condirci la pasta» scrive Alessandro) o criticarne gli aderenti (le solite zecche comuniste commenta aspramente Riccardo).
COMMENTI POLITICI
Per quanto riguarda la politica, invece, le reazioni sono state ovviamente differenti in base al colore politico.
IL LEGHISTA
Il consigliere comunale leghista Lorenzo Rizzato, ad esempio, spiega: «Le sardine creano un gruppo anche a Rovigo? Ben venga, sono sempre favorevole alla libertà di espressione e al confronto democratico, anche se penso che siano già partiti con dei presupposti non tanto positivi. Innanzitutto dicono di essere contro l'odio, ma una delle promotrici del movimento in Emilia pubblicava sui social dei post con minacce di morte a Salvini. E poi dicono di non aver colore politico. Un altro dei creatori del movimento, sempre in Emilia, è stato collaboratore di Prodi, quindi chiaramente schierato dal punto di vista politico. A mio avviso si tratta di un'iniziativa che non è spontanea: il Partito Democratico, ben sapendo quanto è odiato dagli italiani per gli errori commessi, si sta nascondendo dietro queste manifestazioni anti-Lega e anti-Salvini. Questa è la sintesi di una sinistra che non manifesta per ma sempre contro qualcuno: un tempo Berlusconi e ora Salvini. Una sinistra che non rappresenta le istanze dei lavoratori o delle periferie che invece si riconoscono nelle battaglie della Lega e questo, anche elettoralmente, è palese».
IL GIOVANE DEM
Gli fa da contraltare Manuel Berengan, esponente badiese del PD, che approfitta della nascita di questo nuovo movimento popolare per invitare il suo partito a comprendere con più attenzione le richieste della popolazione: «Le sardine sono un fenomeno da tenere in considerazione, perché è positivo il fatto che ci sia una risposta della società civile contro il sovranismo imperante di Salvini, una sorta di risveglio della coscienza civica delle persone. Tuttavia questo non è sufficiente, perché occorre comunque una proposta politica e programmatica alternativa in grado di superare la destra, rappresentata dalla Lega e da Fratelli d'Italia».
IL MONITO
«Se il PD pensa di poter posare qualsiasi tipo di cappello sopra questo movimento si sbaglia, perché le Sardine non rappresentano il Partito Democratico, ma qualcosa di diverso - chiarisce Berengan -. Questo il mio partito lo deve capire in fretta, perché possa trasformare questa protesta in una proposta politica incisiva rivolta non solo alle città, ma anche alle periferie, dove da troppo tempo è assente e ha perso consenso».
A.Luc.
