ADRIA
Le nuove generazioni - l'inno è stato suonato da alcuni studenti del Buzzolla - sono state le grandi protagoniste, assieme al partigiano Arduino Nali, delle celebrazioni del 25 aprile, 74° anniversario della Liberazione. Dopo la tradizionale cerimonia in piazzetta san Nicola e la deposizione di una corona d'alloro, l'intervento clou si è celebrato in sala consiliare per la regia della consigliera Oriana Trombin e con l'intervento commemorativo 26 Aprile 1945: Adria Liberata, a cura dello storico Aldo Rondina, coadiuvato dallo studente del Polo Tecnico Francesco Crepaldi, dallo studente di Scienze Politiche Giacomo Bego e dal dottore in scienze geologiche Thomas Crepaldi. «Il 25 aprile - ha commentato il sindaco Omar Barbierato - è la festa di tutti noi. Se non ci fosse stato quel 25 aprile oggi non ci sarebbe libertà. Purtroppo in questi giorni registro fatti gravissimi in Italia, gesti deprecabili contro i simboli ed i monumenti. Dobbiamo impegnarci tutti a difendere quei diritti e la Costituzione».
LA MEMORIA
Dopo una riflessione del presidente del consiglio Francesco Bisco sulla guerra, spazio agli interventi. A cura di Francesco Crepaldi l'introduzione storica sulla Liberazione, con un approfondimento sull'importanza storica del Corpo Italiano di Liberazione, del Comitato di Liberazione Nazionale e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Crepaldi ha inoltre ricordato i combattenti del gruppo di combattimento Cremona e della brigata Mario Gordini. Thomas Crepaldi ha invece riportato alla memoria l'intervento del generale Clemente Primieri, comandante del Quinto Corpo d'Armata Cremona in occasione del ricordo ai caduti di tutte le guerre, avvenuto il 18 settembre 1997. Bego invece ha fatto rivivere la Liberazione in città attraverso il racconto della maestra Atilde Zen ponendo l'accento sul lato più sentimentale della guerra come fenomeno umano. Le conclusioni sono state affidate a Rondina che ha raccontato come si è insediato il primo sindaco Cesare Zen.
G. Fra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le nuove generazioni - l'inno è stato suonato da alcuni studenti del Buzzolla - sono state le grandi protagoniste, assieme al partigiano Arduino Nali, delle celebrazioni del 25 aprile, 74° anniversario della Liberazione. Dopo la tradizionale cerimonia in piazzetta san Nicola e la deposizione di una corona d'alloro, l'intervento clou si è celebrato in sala consiliare per la regia della consigliera Oriana Trombin e con l'intervento commemorativo 26 Aprile 1945: Adria Liberata, a cura dello storico Aldo Rondina, coadiuvato dallo studente del Polo Tecnico Francesco Crepaldi, dallo studente di Scienze Politiche Giacomo Bego e dal dottore in scienze geologiche Thomas Crepaldi. «Il 25 aprile - ha commentato il sindaco Omar Barbierato - è la festa di tutti noi. Se non ci fosse stato quel 25 aprile oggi non ci sarebbe libertà. Purtroppo in questi giorni registro fatti gravissimi in Italia, gesti deprecabili contro i simboli ed i monumenti. Dobbiamo impegnarci tutti a difendere quei diritti e la Costituzione».
LA MEMORIA
Dopo una riflessione del presidente del consiglio Francesco Bisco sulla guerra, spazio agli interventi. A cura di Francesco Crepaldi l'introduzione storica sulla Liberazione, con un approfondimento sull'importanza storica del Corpo Italiano di Liberazione, del Comitato di Liberazione Nazionale e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Crepaldi ha inoltre ricordato i combattenti del gruppo di combattimento Cremona e della brigata Mario Gordini. Thomas Crepaldi ha invece riportato alla memoria l'intervento del generale Clemente Primieri, comandante del Quinto Corpo d'Armata Cremona in occasione del ricordo ai caduti di tutte le guerre, avvenuto il 18 settembre 1997. Bego invece ha fatto rivivere la Liberazione in città attraverso il racconto della maestra Atilde Zen ponendo l'accento sul lato più sentimentale della guerra come fenomeno umano. Le conclusioni sono state affidate a Rondina che ha raccontato come si è insediato il primo sindaco Cesare Zen.
G. Fra.
