LE REGIONALI
ROVIGO Dopo il voto e la straordinaria vittoria di Luca Zaia, tiene

Giovedì 24 Settembre 2020
LE REGIONALI ROVIGO Dopo il voto e la straordinaria vittoria di Luca Zaia, tiene
LE REGIONALI
ROVIGO Dopo il voto e la straordinaria vittoria di Luca Zaia, tiene banco il toto-giunta. Una riflessione che ovviamente vede coinvolta anche la provincia rodigina, che lo scorso week-end ha incoronato con un risultato enorme la Lega ed il suo doge Zaia. A rappresentare Rovigo ed il Polesine saranno Cristiano Corazzari e Simona Bisaglia, il primo ha appena concluso cinque anni da assessore alla Cultura, all'Urbanistica e allo Sport, la seconda è assessore comunale a Trecenta. Qualora Corazzari tornasse ad avere un ruolo nel governo regionale, sarebbe la prima dei non eletti Laura Cestari a subentrargli a Palazzo Ferro Fini. A Venezia, però, Zaia non ha ancora dichiarato come sarà la sua giunta e corre voce che come Giuseppe Pan, anche Corazzari possa rimanere fuori questa volta. Contando, comunque, che almeno lo stientese entrerà in consiglio, mentre l'ex collega di giunta con delega all'Agricoltura rimarrà fuori dall'aula come primo dei non eletti, dietro Roberto Marcato. Ma se in realtà il presidente Zaia optasse proprio per Cestari per rappresentare il Polesine in giunta?
PROFILO DI SPESSORE
Cestari, 37 anni residente a Ficarolo, è laureata in giurisprudenza ed ha un master in marketing e comunicazione, leghista da 15 anni, ex giornalista, è una manager della Cargill di Castelmassa. Il curriculum, sulla carta, sarebbe perfetto, ma lei tiene i piedi ben ancorati a terra e, anzi, sostiene con forza e convinzione che è Cristiano l'uomo giusto per un ruolo nell'esecutivo Zaia Ter. «Per me è già un risultato straordinario essere entrata in consiglio regionale - spiega Cestari, emozionata ma felice -. Vengo dal Polesine, sono prima di tutto polesana, ma Cristiano ha avuto un record di preferenze, triplicando quelle di cinque anni fa. Io non sto pensando a un assessorato. Credo insomma che l'amico e collega di partito Corazzari sia la persona adatta per portare avanti con continuità il lavoro fatto nel precedente mandato. Certo, sarebbe una opportunità incredibile, ma rimango cauta, serena e umile. Cristiano merita di essere assessore, lo spero con tutto il cuore».
FIGURA EMERGENTE
Se il presidente della Regione decidesse di guardare ad un altro partito per il componente rodigino della sua giunta, c'è un'altra donna sulla quale potrebbe cadere la scelta. L'assessore portovirese Valeria Mantovan, tra le fila di Fratelli d'Italia, ha ottenuto la bellezza di 3.292 preferenze lo scorso fine settimana. È trentenne, laureanda in giurisprudenza e l'esperienza da amministratore alle spalle, visto che oltre ad essere membro della giunta Veronese, è consigliere provinciale di opposizione. La concorrenza di partito per Mantovan, però, è grande, perché in giunta con alta probabilità siederà per la seconda volta consecutiva la vicentina Elena Donazzan e si vocifera che anche l'assessore scaligero Daniele Polato voglia un ufficio a Palazzo Balbi. Però, il commissario provinciale di FdI Alberto Patergnani spiega che il suo partito e il Polesine riceveranno la dovuta attenzione. Anzi, potrebbe proprio essere un esponente del suo partito a sedere con Zaia in giunta. «Il coordinatore regionale è stato investito proprio del compito di dialogare per la giunta, per capire l'assetto regionale. Ho parlato con il neo senatore Luca De Carlo che ha detto che il partito deve tenere conto del risultato di Rovigo, principalmente di Mantovan ma anche gli altri, altrimenti politicamente risulterebbe l'unico partito che non è rappresentato da senatori, deputati e consiglieri regionali. Si sta lavorando per questo. Siamo alleati sin dall'inizio con Zaia, non ci saranno alzate di scudi o prepotenze contro di lui. Quindi il compito di De Carlo sarà di giocare di fioretto. Per l'esito delle Regionali, non posso che essere contento. Nonostante le critiche che ho ricevuto, abbiamo avuto una lista forte. Se non ci fosse stato il lavoro di una new entry come Marco Trombini all'11,2 non ci saremmo arrivati».
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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