LAVORI PUBBLICI
ROVIGO Seppure non sia visibile un vero e proprio cantiere con relativo andirivieni di operai, stanno proseguendo i lavori di sistemazione della Torre Donà. È difficile pensare che per maggio, come annunciato nei mesi scorsi dal Comune, si possa già tornare a visitare la più alta torre di Rovigo, ma il settore Lavori Pubblici di Palazzo Nodari spiega che gli operai specializzati incaricati stanno proseguendo con la rimozione del guano e del fango accumulato in anni e anni di incuria, assicurando che non ci vorrà ancora molto tempo prima che la torre sia finalmente aperta al pubblico.
SCALA INTERNA
Prossimamente sarà sistemata anche la lunga scala interna che sarà in metallo e legno, consentendo ai visitatori di raggiungere la cima e osservare la Città delle Rose dai suoi 51 metri di altezza. L'intervento di restauro promosso dal Comune è particolarmente esteso: la riqualificazione dell'antico manufatto va dalla sistemazione e messa in sicurezza del pavimento in legno alla pulizia delle fastidiose scritte spray fatte dai vandali sui parapetti delle antiche mura attorno alla torre, ripristinando il decoro dell'area.
ILLUMINAZIONE POTENZIATA
Si andrà poi ad aumentare la luminosità di tutto il parco circostante, attualmente buio e quindi non particolarmente frequentato dal pubblico nelle ore serali, tant'è che è divenuto uno spazio purtroppo frequentato anche da malintenzionati. Saranno sistemati anche gli esterni dei cosiddetti sotterranei, quelle stanze che sono state ristrutturate nell'intervento di sistemazione generale risalente a circa 10 anni fa e che per lungo tempo hanno anche ospitato la sede della Pro Loco rodigina. Un intervento, quello della riqualificazione dell'area delle torri, che complessivamente costa 190mila euro, di cui 130 mila euro solo per la sistemazione della Torre.
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Seppure non sia visibile un vero e proprio cantiere con relativo andirivieni di operai, stanno proseguendo i lavori di sistemazione della Torre Donà. È difficile pensare che per maggio, come annunciato nei mesi scorsi dal Comune, si possa già tornare a visitare la più alta torre di Rovigo, ma il settore Lavori Pubblici di Palazzo Nodari spiega che gli operai specializzati incaricati stanno proseguendo con la rimozione del guano e del fango accumulato in anni e anni di incuria, assicurando che non ci vorrà ancora molto tempo prima che la torre sia finalmente aperta al pubblico.
SCALA INTERNA
Prossimamente sarà sistemata anche la lunga scala interna che sarà in metallo e legno, consentendo ai visitatori di raggiungere la cima e osservare la Città delle Rose dai suoi 51 metri di altezza. L'intervento di restauro promosso dal Comune è particolarmente esteso: la riqualificazione dell'antico manufatto va dalla sistemazione e messa in sicurezza del pavimento in legno alla pulizia delle fastidiose scritte spray fatte dai vandali sui parapetti delle antiche mura attorno alla torre, ripristinando il decoro dell'area.
ILLUMINAZIONE POTENZIATA
Si andrà poi ad aumentare la luminosità di tutto il parco circostante, attualmente buio e quindi non particolarmente frequentato dal pubblico nelle ore serali, tant'è che è divenuto uno spazio purtroppo frequentato anche da malintenzionati. Saranno sistemati anche gli esterni dei cosiddetti sotterranei, quelle stanze che sono state ristrutturate nell'intervento di sistemazione generale risalente a circa 10 anni fa e che per lungo tempo hanno anche ospitato la sede della Pro Loco rodigina. Un intervento, quello della riqualificazione dell'area delle torri, che complessivamente costa 190mila euro, di cui 130 mila euro solo per la sistemazione della Torre.
A.Luc.
