«La vittoria decisa da cambi e disciplina»

Domenica 19 Gennaio 2020
«La vittoria decisa da cambi e disciplina»
RUGBY. IL TRIONFO
Per il presidente rossoblù Francesco Zambelli non poteva esserci modo migliore per festeggiare il 75esimo compleanno. Superando 10-3 l'Argos Petrarca Padova al termine di una autentica battaglia nel fango del Battaglini, ieri i suoi Bersaglieri hanno conquistato la prima Coppa Italia della loro storia. Un successo meritato, figlio della maggiore disciplina della FemiCz Rugby Rovigo e dell'unica meta dell'incontro segnata da capitan Matteo Ferro nella ripresa.
Poco spettacolo ma comunque tante emozioni per gli oltre 3.000 tifosi allo stadio, a conferma che la scelta di disputare l'ultimo atto della competizione di fronte al pubblico più caldo d'Italia sia stata vincente nonostante il maltempo. Con queste previsioni meteo, era impossibile per i due tecnici prevedere un match diverso da una lotta in trincea con gli avanti.
DEDICA AL PRESIDENTE
«Dopo due finali di Coppa Italia perse alla guida di Mogliano e Fiamme Oro, finalmente questa volta è arrivata la vittoria commenta negli spogliatoi un sollevato Umberto Casellato Il nostro piano di gioco puntava alla conquista del territorio e l'abbiamo ottenuta. Forse potevamo piazzare qualche pallone in più nel primo tempo, ma in un paio di occasioni, quando l'arbitro sembrava un po' in difficoltà nella gestione della mischia, il capitano Matteo Ferro non ha sentito le indicazioni dalla panchina con cui consigliavo i pali».
Ancora una volta Rovigo ha messo in cassaforte la partita accelerando il ritmo con i cambi nella ripresa. «Ho la fortuna di allenare un gruppo di 37 giocatori tutti validi. Facciamo sempre sostituzioni di grande qualità: chi entra mantiene alta la tensione. Ho cambiato prima linea un po' prima del previsto, le altre rotazioni erano tutte programmate spiega il tecnico del Rovigo, che a fine partita prima di festeggiare in campo con i suoi giocatori è corso in tribuna Vip ad abbracciare Zambelli - Abbiamo un presidente davvero unico, che non ci fa mancare nulla. Questa vittoria è dedicata a lui. È vicino alla squadra e, anche quando vinciamo senza fare le cose al meglio, lui è sempre contento».
BOTTINO SULLA GRATICOLA
Petrarca accetta la sconfitta riconoscendo la superiorità del Rovigo, ma sulla direzione di gara di Manuel Bottino nella conferenza stampa post partita nasce una discussione a distanza tra i due tecnici, per nulla d'accordo sulla valutazione dell'arbitraggio: 18 le penalità fischiate al Petrarca, 9 al Rovigo. «Siamo rimasti in linea con la nostra media stagionale: in 13 partite disputate è pari a 8,2 calci contro per match. Ormai più di dieci arbitri diversi hanno visto il nostro gioco, significa che questo è il nostro standard», puntualizza con orgoglio Casellato. Non ci sta Andrea Marcato, coach dei tuttineri. «Complimenti al Rovigo, chi vince ha sempre ragione e oggi (ieri, ndr) ha vinto indubbiamente la squadra più forte.
Ringrazio anche il pubblico rodigino, venire a giocare al Battaglini è sempre bellissimo premette, prima si sfogare la sua frustrazione Detto ciò, chiederò alla mia società di inviare un report sulla direzione dell'incontro. Una tale disparità di calci contro fischiati non è normale. Se la mia squadra prende 18 penalità e i miei avversari la metà, non posso che essere spaventato. Sono stanco di perdere partite di questo tipo. Forse questa Coppa Italia è stata creata per tappare dei buchi sul calendario, ma mi chiedo quale terna sarebbe stata inviata ad arbitrare questa finale se si fosse trattato di un'altra competizione. Ciò nulla toglie alla vittoria del Rovigo. Del resto, non potevamo pensare di vincerla entrando solo due volte nei loro ventidue nella ripresa e perdendo ben tre palloni all'impatto».
Paolo Romagnolo
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