LA PROTESTA
ROVIGO Se a incrociare le braccia sono i vigili del fuoco, vuole

Sabato 9 Dicembre 2017
LA PROTESTA ROVIGO Se a incrociare le braccia sono i vigili del fuoco, vuole
LA PROTESTA
ROVIGO Se a incrociare le braccia sono i vigili del fuoco, vuole proprio dire che la situazione è davvero arroventata. A infiammare il clima della protesta sindacale che coinvolge i vigili del fuoco, fino alla proclamazione dello sciopero che si terrà oggi in tutta Italia, Rovigo compresa, dalle 9 alle 13, sono essenzialmente tre punti: retribuzioni, pensioni e assunzioni. Il Conapo, il sindacato autonomo dei pompieri, chiede, infatti, che nella legge di bilancio in via di elaborazione dal Parlamento vengano stanziate risorse per nuove assunzioni dopo i tagli che hanno portato a un buco negli organici di oltre tremila vigili, nonché per equiparare il loro trattamento retributivo e pensionistico a quello degli altri Corpi dello Stato.
RICHIESTE AL GOVERNO
«Rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri - spiega Moreno Romagnolo, segretario provinciale del Conapo di Rovigo e siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell'assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato: eppure siamo il Corpo più bistrattato, nonostante mettiamo costantemente a disposizione, come e più degli altri corpi, la nostra vita per la sicurezza dei cittadini». Per quanto riguarda Rovigo saranno interessate dallo sciopero la sede centrale di via Ippodromo e i distaccamenti di Adria e Castelmassa. Durante la protesta, si spiega, saranno comunque garantiti tutti i servizi di soccorso pubblico alla popolazione e i servizi pubblici essenziali.
F.Cam.
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