LA CLASSIFICA
ROVIGO In un Veneto che si conferma la regione più riciclona,

Martedì 3 Dicembre 2019
LA CLASSIFICA
ROVIGO In un Veneto che si conferma la regione più riciclona, Rovigo appare ancora un passo indietro rispetto a realtà come Treviso e Belluno, che svettano a livello nazionale, ma almeno sembra aver fatto un passo avanti. Al punto che, ieri, nella giornata di apertura della IV edizione dell'EcoForum Veneto, organizzato da Legambiente a Venezia con la presentazione del Dossier Comuni ricicloni Veneto, e la premiazione dei Comuni Rifiuti free, il Comune di Rovigo, insieme a Venezia, ha ricevuto la menzione speciale impegno riciclone per le amministrazioni, in quanto «unici due capoluogo di provincia del Veneto che a fronte di un aumento della produzione totale di rifiuti, vedono una diminuzione della quantità di rifiuto secco non riciclato».
I CAPOLUOGHI
La fotografia dei capoluoghi di provincia, si legge nel dossier, «è stabile, con Treviso in testa e Belluno in seconda posizione; a seguire Vicenza, con popolazione sopra i 100mila abitanti, che raggiunge il 69,5% di raccolta differenziata e i 152 chili per abitante equivalente l'anno di residuo a smaltimento, mentre i restanti si attestano con un residuo tra i 229 e 264 chili per abitante equivalente l'anno. Da segnalare, però, la controtendenza di Venezia che scende dai 239 a 229 chili per abitante equivalente l'anno e Rovigo che scende dai 256 ai 217 chili per abitante equivalente l'anno, a differenza di tutti gli altri capoluoghi in cui la produzione, di poco o di molto, tende a salire».
CAMBIO DI PASSO
Questo, per effetto anche della rivoluzione che ha interessato le frazioni del capoluogo polesano che nel novembre 2017 sono passate alla raccolta differenziata spinta. A Rovigo il dato del 2018 indica che per singolo cittadino sono stati prodotti ben 574 chili di rifiuti nel corso dell'anno (erano 256,4 nel 2017), con la sola Padova che con 586 chili ha fatto peggio, mentre Belluno svetta con appena 405 chili. Sul fronte della raccolta differenziata, invece, raggiungendo il 59,5%, rispetto al 52,4 del 2017, mette in fila Verona, al 49%, Padova, al 51,3%, e anche Venezia, al 53,4%, ma continua a guardare dal basso in alto Vicenza, Belluno e Treviso, che raggiungono rispettivamente il 69,5%, il 74,3% e addirittura l'82,7%.
LA VIRTUOSA PONTECCHIO
Per quanto riguarda il Polesine, tuttavia, la situazione non è ancora delle migliori e solo la solita Pontecchio Polesine rientra nell'elenco dei 232 Comuni rifiuti free, che sono quelli che differenziano più del 65% e producono meno di 75 chili all'anno per abitante di rifiuto secco non riciclato. Guardando al dato provinciale complessivo, a livello di bacino, il Polesine si attesta su una produzione di 514 chili di rifiuti per abitante l'anno e su una raccolta differenziata del 64,5%, una percentuale che solo in un Veneto che eccelle può essere letta come negativa. Il Veneto, infatti, è prima nella classifica nazionale per numero di Comuni ricicloni e rifiuti free, seguita da Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
IL PLAUSO
Il governatore Luca Zaia ringrazia «prima di tutto i veneti, perché il successo di un sistema di raccolta differenziata non può prescindere dalla disponibilità delle persone a collaborare». Il presidente regionale di Legambiente Luigi Lazzaro, infatti, non nasconde che «la fotografia dei dati 2018 mostra un sistema che non cresce più, con una raccolta differenziata al 68,7%: +0,7% rispetto il 2017. Stiamo insomma rallentando la corsa. Tra le probabili cause, l'aumento della produzione complessiva di rifiuti, +2,8% rispetto allo scorso anno».
F.Cam.
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