L'ultimatum di Toni Da Re

Venerdì 26 Aprile 2019
L'ultimatum di Toni Da Re
I NODI DELLA POLITICA
ROVIGO Oggi l'ufficio elettorale del Comune di Rovigo comincerà a ricevere le liste ufficiali dei candidati alle elezioni Amministrative del prossimo 26 maggio. I partiti e le liste civiche avranno tempo fino alle 12 di sabato per presentare la documentazione richiesta per l'inserimento delle proprie liste nelle schede elettorali, su cui i rodigini saranno chiamati ad esprimere le proprie preferenze per il dopo Bergamin. Di conseguenza, sarà finalmente chiaro quale sarà lo scenario politico, visto che nel centrodestra sembra vacillare la pace armata a causa dell'inserimento nelle liste della coalizione a sostegno di Monica Gambardella di nomi sgraditi ai vertici della Lega, ossia coloro che hanno contribuito a mettere la parola fine all'Amministrazione leghista.
AZZURRI AL LAVORO
Forza Italia nel pomeriggio di ieri non aveva ancora concluso la composizione dei suoi candidati consiglieri, ma da tempo ormai pare confermata l'intenzione degli azzurri di schierare Vani Patrese, uno dei 22 consiglieri che il 21 febbraio hanno dato la spallata definitiva a Bergamin. Fratelli d'Italia, rappresentata da Bartolomeo Amidei, che non ha mai nascosto negli scorsi anni il suo malumore nei confronti dell'ex primo cittadino, schiera Mattia Moretto (ex Pd, seppure mai iscritto al partito) e Alberto Borella (ex Obiettivo Rovigo), anche loro killer del primo sindaco leghista del capoluogo polesano. Se sull'inserimento di Antonio Rossini, ex candidato sindaco tosiano nel 2015, nella lista civica di Monica Gambardella, il commissario regionale del Carroccio Gianantonio Da Re pare abbia chiuso un occhio (il segretario federale Matteo Salvini non ha infatti ancora digerito la faida interna con l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi di qualche anno fa), sugli altri nomi sembra invece non si possa proprio transigere.
L'ULTIMATUM
Per questo Da Re ha da giorni chiesto ai vertici di FI e FdI di tenere fede a questo diktat leghista, per il bene della coalizione.
Un avviso che però sembra caduto nel vuoto: per questo oggi sarà fondamentale vedere se Da Re rimarrà risoluto nella sua posizione a scenderà a compromessi. Tutto dipende da lui perché, seppure Gambardella sia una candidata civica, è pur sempre un nome caldeggiato dal suo partito e che quindi chiama a sé il diritto di controllare da chi è composta la coalizione, soprattutto dopo quanto appunto accaduto con Bergamin lo scorso febbraio. Se sui manifesti della candidata sindaco attualmente non figura alcun altro simbolo se non quello della Lega e della civica è perché finora Da Re non ha mai autorizzato in maniera definitiva la composizione della coalizione. Tutte le liste sotto il cappello della Gambardella potranno ricevere la benedizione di Da Re, e figurare così al fianco della candidata, proprio tra oggi e domani, ma solo se saranno soddisfatti i requisiti richiesti. In caso contrario, ognuno andrà per la propria strada.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci