IL BOLLETTINO DEL COVID
ROVIGO Alta marea. Questa immagine metaforica già

Mercoledì 28 Ottobre 2020
IL BOLLETTINO DEL COVID
ROVIGO Alta marea. Questa immagine metaforica già utilizzata nel momento più buio della scorsa primavera dal direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella per descrivere il dilagare dell'epidemia purtroppo torna a descrivere la situazione attuale. Perché i numeri non sono mai stati così alti. Ieri in Polesine sono state riscontrate ben 102 nuove positività, una cifra mai toccata, e il numero complessivo dei residenti contagiati da inizio epidemia ha pesantemente sforato quota mille. E per capire quale sia il trend di crescita, basta volgere lo sguardo indietro al primo ottobre, quando già la curva dei contagi aveva ripreso a risalire bruscamente ed era già scoppiato il focolaio nella Casa di Cura di Porto Viro: allora le persone positive erano 108, il totale delle positività da inizio epidemia era arrivato a 675, le persone in isolamento erano 277 e i ricoverati complessivi 17, due dei quali in terapia intensiva. Il dato a ieri, meno di un mese dopo: le persone attualmente positive risultano essere 439, il totale dei contagiati da inizio epidemia è arrivato a 1.088, le persone in isolamento sono 930 e i ricoverati 37, di cui sei, come ieri, in Terapia intensiva Covid al San Luca. Questo mentre si allarga ulteriormente il perimetro di due dei tre focolai attualmente ancora non del tutto circoscritti. Dal nuovo giro di tamponi di screening alla casa di cura La Residence di Ficarolo sono infatti emerse altre cinque positività, tutte fra ospiti. In totale, quindi, il cluster della struttura altopolesana arriva a 12 casi di contagio accertato, due fra gli operatori e dieci fra gli ospiti. Non meno rassicurante è la situazione sul fronte del reparto di Medicina dell'ospedale di Rovigo, dove sono emerse altre due nuove positività fra i pazienti ricoverati. Il focolaio ospedaliero conta quindi 14 casi accertati: 11 fra i 36 degenti che erano ricoverati al momento della scoperta della prima positività e, quindi, dell'attivazione di tutti i protocolli, con trasferimenti, isolamenti, sanificazioni e tamponi a tappeto, oltre a un infermiere, una tirocinante e un medico.
SISTEMA DI TRACCIAMENTO
In un simile quadro a tinte più che fosche, un elemento che può in qualche modo rassicurare è che ancora sembra tenere il sistema di tracciamento, perché oltre due terzi delle nuove positività sono emerse in persone che, comunque, erano già sotto sorveglianza del Sisp e in isolamento in quanto individuati come contatti di persone già scoperte positive, 42 di questi sono asintomatici, o in ambienti già sotto screening per casi di contagio accertati in precedenza. Sono, tuttavia, ben 30 le positività che sono state riscontrate al di fuori dalle linee del tracciamento, tutte in persone che si sono presentate al Pronto soccorso o ai punti di esecuzione dei tamponi a libero accesso per la comparsa di sintomi sospetti. Persone con un'età compresa fra i 20 ed i 59 anni, con un'età media molto bassa, appena 41 anni. Nonostante la sintomatologia, quasi tutti non necessitano di ricovero e sono stati quindi posti in isolamento domiciliare, tranne una 70enne mediopolesana che è stata ricoverata in Malattie infettive all'ospedale di Rovigo.
I RICOVERI
Il numero totale dei ricoverati resta però stabile a 37, perché ieri un paziente le sui condizioni sono migliorate è stato dimesso ed è tornato a casa, dove resta in isolamento domiciliare. Fra le positività di giornata, anche quella di un agente della Polizia locale di Adria, che alla comparsa di un'alta febbre, ieri mattina, si è presentato per eseguire il tampone, che ha dato esito positivo. «Stiamo attendendo in queste ore indicazioni dall'Ulss 5 per organizzare i servizi necessari alla cittadinanza», ha subito chiarito il sindaco Omar Barbierato. Oggi i vigili, insieme a tutto il personale del comando adriese, verranno sottoposti a tampone. In attesa degli esiti e di capire quale sia il quadro complessivo, inevitabilmente, i servizi risulteranno bloccati.
SCUOLE SOTTO OSSERVAZIONE
Due, invece, i contagi accertati in soggetti in età scolare, entrambi contatti di casi positivi. In un caso si tratta di una 15enne che, pur residente in Basso Polesine, frequenta un istituto superiore fuori provincia. L'altro, invece, è un bambino di 9 anni che fa la quarta alla scuola primaria San Giovanni Bosco di Bottrighe, dove oggi verranno sottoposti a tampone i compagni ed il personale docente e non docente che ha avuto contatti con lui.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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