Ciclabile di Sarzano, apertura vicina Manca solo l'ok per le due rotonde

Giovedì 18 Aprile 2019
VIABILITÀ
ROVIGO L'apertura della ciclabile che collegherà il centro storico di Rovigo con la frazione di Sarzano passerà per due rotatorie. No, non si tratta di una deviazione del percorso dell'itinerario destinato al passaggio dei ciclisti in piena sicurezza, ma di un passaggio strettamente burocratico che il Comune sta definendo in questi giorni con Anas e Veneto Strade, i due enti che hanno realizzato e hanno in carico la gestione dei due snodi del traffico: rispettivamente la grande rotonda collocata lungo la Tangenziale Est e che smista il traffico all'incrocio con viale Tre Martiri e la rotatoria cosiddetta dell'ospedale, collocata tra la cittadella sociosanitaria e il nosocomio cittadino in direzione Adria.
Il commissario straordinario di Palazzo Nodari Nicola Izzo garantisce che i tempi per definire questo passaggio burocratico-amministrativo dovrebbero essere stretti: «Ci sono state delle riunioni con Anas e Veneto Strade spiega - e la vicenda dovrebbe risolversi a breve, accettando una distribuzione delle proprietà per quanto riguarda la parte del sottopasso e lo stato di fatto delle rotonde. Se le rotonde sono a posto e non hanno alcun difetto, non ci sarà alcuna difficoltà da parte del Comune a prenderle in carico dal momento che si tratterebbe, in futuro, di tagliare un pezzo d'erba per la loro manutenzione. Se, invece, non sono in piena efficienza o non sono complete e avranno bisogno di ulteriori manutenzioni, allora ci fermiamo un attimo».
L'ACCORDO
Quando i tre enti, Comune, Veneto Strade e Anas, avranno raggiunto un accordo sui passaggi di proprietà, la vicenda della ciclabile tra Rovigo e Sarzano, opera che la città aspetta ormai da svariati anni, dovrebbe essere tutta in discesa. Sì, perché tra i vari accordi con i due enti è previsto anche il passaggio in carico al Comune del sottopasso di via Maffei, il manufatto costruito sotto la tangenziale, a nord della rotatoria all'incrocio con via Tre martiri, che è il passaggio sicuro tra la Commenda in via Maffei (dunque il centro città) e la pista che raggiunge la frazione correndo lungo uno scolo e dietro la cittadella sociosanitaria, per sbucare in via Capitello. Il Comune, infatti, vorrebbe avere il sottopasso di via Maffei, ma Anas e Veneto Strade mettono sul piatto il trasferimento nelle mani cittadine anche della rotatoria dell'ospedale e della grande rotonda lungo la Tangenziale est. Sciolti questi nodi, legati alle valutazioni che palazzo Nodari sta facendo sullo stato dell'arte delle due rotonde, la ciclabile dovrebbe essere sottoposta all'ultimo collaudo per poi aprire definitivamente.
Elisa Barion
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