Blitz della Guardia di finanza durante la finale di rugby, in una Rovigo impazzita dalla frenesia della partita dell'anno. Le Fiamme gialle hanno scoperto due lavoratori in nero e qualche consumazione pagata senza che alla cassa venisse battuto lo scontrino. E così arrivata una multa salatissima da seimila euro, tremila per ogni dipendente non in regola.
È successo nella serata di festa alla casetta rossoblu, la club house dello stadio Battaglini, mentre in campo i Bersaglieri sconfiggevano il Calvisano conquistando il tanto agognato scudetto. La Guardia di finanza ha effettuato un controllo straordinario in quest'occasione. La pattuglia ha scoperto due lavoratori in nero e verbalizzato la violazione. Il gestore del locale, come precisa il colonnello Nicola Sibilia, è tenuto ora al pagamento di una sanzione particolarmente salata. Secco «no comment» da parte dei gestori della Club house.
Immancabili le polemiche che sono sorte tra i tifosi per la vicenda. Durante la gara qualcuno si era accorto della presenza della presenza delle fiamme gialle, ma nessuno pensava che fossero lì per elevare multe e controllare contratti di lavoro. Poi la notizia è arrivata su Facebook e gli internauti si sono scatenati, dividendosi in due: una parte particolarmente arrabbiata per la decisione di controllare la casetta e i chioschi di birra e panini proprio il giorno della finale, una molto meno consistente che non ci trova nulla di male. La piazza virtuale è stato il teatro di lunghe discussioni tra chi auspicava che in certe situazioni si «chiudesse un occhio», chi si domandava perché «non controllare chi evade in continuazione e non si impegna per fare qualcosa per la città», e chi invece era convinto che in casi del genere, quando c'è così tanta gente da servire, è il caso di provvedere a regolarizzare il personale con dei semplici voucher-lavoro.
Durante la serata, inoltre, i militari hanno anche elevato una contravvenzione ai danni di un tabaccaio che è stato pizzicato a vendere un pacchetto di sigarette a un minorenne.
© riproduzione riservata
È successo nella serata di festa alla casetta rossoblu, la club house dello stadio Battaglini, mentre in campo i Bersaglieri sconfiggevano il Calvisano conquistando il tanto agognato scudetto. La Guardia di finanza ha effettuato un controllo straordinario in quest'occasione. La pattuglia ha scoperto due lavoratori in nero e verbalizzato la violazione. Il gestore del locale, come precisa il colonnello Nicola Sibilia, è tenuto ora al pagamento di una sanzione particolarmente salata. Secco «no comment» da parte dei gestori della Club house.
Immancabili le polemiche che sono sorte tra i tifosi per la vicenda. Durante la gara qualcuno si era accorto della presenza della presenza delle fiamme gialle, ma nessuno pensava che fossero lì per elevare multe e controllare contratti di lavoro. Poi la notizia è arrivata su Facebook e gli internauti si sono scatenati, dividendosi in due: una parte particolarmente arrabbiata per la decisione di controllare la casetta e i chioschi di birra e panini proprio il giorno della finale, una molto meno consistente che non ci trova nulla di male. La piazza virtuale è stato il teatro di lunghe discussioni tra chi auspicava che in certe situazioni si «chiudesse un occhio», chi si domandava perché «non controllare chi evade in continuazione e non si impegna per fare qualcosa per la città», e chi invece era convinto che in casi del genere, quando c'è così tanta gente da servire, è il caso di provvedere a regolarizzare il personale con dei semplici voucher-lavoro.
Durante la serata, inoltre, i militari hanno anche elevato una contravvenzione ai danni di un tabaccaio che è stato pizzicato a vendere un pacchetto di sigarette a un minorenne.
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