CRISI DA PANDEMIA
ROVIGO Dopo 23 anni, chiude l'edicola dell'Alìper. Scaffali

Mercoledì 24 Febbraio 2021
CRISI DA PANDEMIA
ROVIGO Dopo 23 anni, chiude l'edicola dell'Alìper. Scaffali vuoti, scatoloni pieni di riviste e tanta amarezza per un pezzo di storia della città spazzato via dalla pandemia. Edicolandia, la storica attività di viale Porta Adige, ha abbassato definitivamente la serranda. Ieri mattina i gestori di quello che ormai da più di due decenni era il punto di riferimento per tutti i polesani soliti a frequentare il centro commerciale Aliper erano intenti ad inscatolare le ultime riviste rimaste sugli scaffali.
GESTIONE BIENNALE
«Abbiamo preso in gestione l'edicola due anni fa - spiegano - il gestore precedente aveva deciso di andare in pensione. Dopo un anno, quando eravamo riusciti a riavviarla con risultati soddisfacenti, è arrivata la pandemia. La gente comprava meno giornali per problemi economici dovuti alla perdita del lavoro e alla cassa integrazione. Molti clienti passavano a salutarci e ci spiegavano che non potevano acquistare le solite riviste perché avevano magari perso il lavoro. Altri, invece, con la pandemia hanno tagliato le spese legate alle proprie passioni, tra queste appunto le riviste».
I proprietari, originari del Padovano, hanno dunque deciso di cedere l'attività. Qualcuno ha chiesto informazioni, ma per il momento, non c'è stato un interesse che si sia concretizzato in una nuova gestione. A fare paura, spiegano gli edicolanti, l'incertezza legata alla pandemia. Ieri i gestori hanno dunque iniziato a liberare gli scaffali e ad abbassare le saracinesche dei banconi dove erano disposte le riviste. Intorno, per tutta la mattinata, molti clienti dispiaciuti e increduli per la chiusura della storica attività, un punto di riferimento anche per i residenti delle frazioni.
QUOTIDIANI NEL SUPERMERCATO
I quotidiani, però, dal 3 marzo si potranno acquistare all'interno del supermercato. Ieri, infatti, un cartello posizionato davanti all'ex edicola avvisava i clienti del nuovo servizio. Rimane, però, il dispiacere per un'altra attività della città che non è riuscita ad affrontare le difficoltà di questo difficile momento e ha dunque deciso, nell'incertezza, di chiudere i battenti. Sono tante, infatti, le attività della città messi in ginocchio dalle chiusure prodotte dalla pandemia. In particolare, molti piccoli negozi di abbigliamento, dopo una Pasqua e un Natale in lockdown, temono nuove chiusure primaverili come conseguenza degli aumenti dei contagi legati alle variante del Covid, ormai sbarcate anche in Polesine.
Roberta Merlin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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