TRIBUNALE
ROVIGO Una raffica di accuse pesanti, come estorsione, violenza privata e sfruttamento della prostituzione, hanno portato a una condanna di quattro anni e 5 mesi Alvaro Teqja, albanese di 30 anni e residente a Cartura, inflitta dai giudici del Tribunale collegiale. Tutta una serie di reati che lo straniero ha commesso con la complicità di un marocchino, giudicato separatamente. I due hanno approfittato della fragilità emotiva di una ragazza di Monselice per costringerla, a suon di minacce, a trasformarsi in ladra e prostituta. C'è voluta l'abilità di un carabiniere per aiutarla a raccontare le violenze psicologiche e denunciarli, così da fare scattare le indagini condotte dal pm Giorgio Falcone. I due conoscevano la 27enne, ma l'amicizia si è presto trasformato in ncubo: i due l'hanno convinta a girare un video nuda ericattandola, l'hanno costretta a rubare la tessera Postamat e codice della nonna per vari prelievi, per complessivi 2.500 euro, ma soprattutto ha dovuto prostituirsi. I due l'hanno iscritta a una chat per incontri a luci rosse, gestendo gli appuntamenti. Per ciascuna prestazione sessuale incassava 150-200 euro che finivano nelle tasche dei due sfruttatori. Nell'arco del 2015 la 27enne ha consegnato alla coppia circa 30mila euro. Da sola non avrebbe trovato la forza di denunciarli. È stato il compagno, un 33enne rodigino, a rivolgersi ai carabinieri. Era finito anche lui nel mirino dei due malviventi. A più riprese gli avevano estorto quasi ottomila euro ed era stato costretto a cedere loro l'auto fino al saldo di un presunto debito. Ed era stato minacciato di morte nel caso si fosse presentato dai carabinieri. È spuntata fuori persino una terza vittima, un 27enne padovano con cui la ragazza aveva avuto in precedenza una relazione. Il giovane era stato costretto a vestire i panni di autista della coppia durante le scorribande. Non poteva ribellarsi: i due erano pronti a dare fuoco alla sua abitazione. Gli avevano fatto vedere che non scherzavano: il 27enne era stato testimone di un pestaggio a opera dei due.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Una raffica di accuse pesanti, come estorsione, violenza privata e sfruttamento della prostituzione, hanno portato a una condanna di quattro anni e 5 mesi Alvaro Teqja, albanese di 30 anni e residente a Cartura, inflitta dai giudici del Tribunale collegiale. Tutta una serie di reati che lo straniero ha commesso con la complicità di un marocchino, giudicato separatamente. I due hanno approfittato della fragilità emotiva di una ragazza di Monselice per costringerla, a suon di minacce, a trasformarsi in ladra e prostituta. C'è voluta l'abilità di un carabiniere per aiutarla a raccontare le violenze psicologiche e denunciarli, così da fare scattare le indagini condotte dal pm Giorgio Falcone. I due conoscevano la 27enne, ma l'amicizia si è presto trasformato in ncubo: i due l'hanno convinta a girare un video nuda ericattandola, l'hanno costretta a rubare la tessera Postamat e codice della nonna per vari prelievi, per complessivi 2.500 euro, ma soprattutto ha dovuto prostituirsi. I due l'hanno iscritta a una chat per incontri a luci rosse, gestendo gli appuntamenti. Per ciascuna prestazione sessuale incassava 150-200 euro che finivano nelle tasche dei due sfruttatori. Nell'arco del 2015 la 27enne ha consegnato alla coppia circa 30mila euro. Da sola non avrebbe trovato la forza di denunciarli. È stato il compagno, un 33enne rodigino, a rivolgersi ai carabinieri. Era finito anche lui nel mirino dei due malviventi. A più riprese gli avevano estorto quasi ottomila euro ed era stato costretto a cedere loro l'auto fino al saldo di un presunto debito. Ed era stato minacciato di morte nel caso si fosse presentato dai carabinieri. È spuntata fuori persino una terza vittima, un 27enne padovano con cui la ragazza aveva avuto in precedenza una relazione. Il giovane era stato costretto a vestire i panni di autista della coppia durante le scorribande. Non poteva ribellarsi: i due erano pronti a dare fuoco alla sua abitazione. Gli avevano fatto vedere che non scherzavano: il 27enne era stato testimone di un pestaggio a opera dei due.
Marco Aldighieri
