Confindustria: «Giustizia lenta per le imprese»

Mercoledì 14 Agosto 2019
GIUSTIZIA
ROVIGO Sul tema giustizia, se Rovigo è alle prese con lo spinoso tema del dove, ovvero sulla soluzione del nodo degli spazi del Tribunale, Confartigianato rilancia il tema del come. «Abbiamo bisogno di una riforma che riduca i tempi sia del civile che del penale» è l'appello che è stato lanciato da Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, a margine della presentazione del III Rapporto La fotografia della giustizia: un confronto tra regioni realizzato dall'Ufficio comunicazione e studi di Confartigianato.
CONTENZIOSO IN CALO
Il bilancio non è tendenzialmente negativo, perché «Aumentano i giudici e calano le cause pendenti, ma il numero di imprese per giudice rimane troppo alto». Ed è proprio su questo fronte che, manco a dirlo, proprio Rovigo è quella che mette in mostra numeri peggiori. Se, infatti, la media nazionale è di 1.484 imprese per ciascun giudice civile (sommando sia i giudici ordinari che quelli onorari) e quella regionale è di un giudice ogni 1.971 imprese, a Rovigo si raggiunge il rapporto record di un giudice ogni 3.106 imprese. E il problema, viste le difficoltà che sta attraversando il Polesine dal punto di vista della vitalità economica, non è certo nel numero particolarmente elevato delle aziende, quanto piuttosto in un organico troppo ridotto sul fronte dei giudici. Il discorso non cambia se il numero dei giudici civili viene messo in rapporto al numero di abitanti. La media nazionale, infatti, è in questo caso di un giudice ogni 14.712 abitanti, mentre quella veneta di un giudice ogni 19.879 residenti. A Rovigo questo rapporto schizza fino al punto che per ogni giudice ci sono ben 27.858 abitanti.
Le cause pendenti per tribunale in Veneto sono mediamente 13.403, quindi molto al di sotto di una media nazionale di 14.967. Con una tendenza alla riduzione che, fra l'altro, si registra da un quadriennio. Ma il problema del numero dei giudici, inevitabilmente, si riflette anche sui tempi della giustizia e questo, alla fine, è il vero nocciolo del problema. Perché la mette su un piano temporale scollegato rispetto alla necessaria velocità di cui ha bisogno chi opera sul mercato. Se si vanno a prendere le ultime statistiche giudiziarie, relative al 2017, si evince come a Rovigo un'esecuzione mobiliare ha come tempo medio 132 giorni, ma quelle immobiliari superano i tre anni con una durata che si attesta attorno ai 1.185 giorni, anche se a livello di distretto la media è più alta, addirittura 1.441 giorni. Per le istanze di fallimento, invece, occorrono in media 107 giorni, ma per la chiusura dei fallimenti circa 8 anni, per la precisione 2.907 giorni, a differenza di una media regionale quasi due anni inferiore, ovvero 2.487 giorni, circa sei anni e mezzo. Eppure nel 2014 Rovigo brillava per efficienza, con appena, 1679 giorni. La spiegazione è anche da ricercare nella riforma della geografia giudiziaria, che ha aggregato su Rovigo anche le sedi di Este ed Adria.
Il Tribunale di Rovigo, fra l'altro, è continuamente interessato da numerosi trasferimenti, anche se gradualmente viene ristabilito l'equilibrio. Al momento l'organico è composto da 17 giudici, a fronte di una pianta organica di 19, quindi con due soli posti vacanti. Più pesante la scopertura sul fronte dei giudici ordinari, visto che a fronte di un organico previsto di 8 Got, i Giudici onorari di tribunale, ne sono attualmente presenti solo 5. Ancora peggiore la situazione sul fronte del Giudice di pace: a fronte di una previsione di 5 giudici di pace, ne sono presenti solo 2, con una scopertura che arriva al 60%.
F.Cam.
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