COMMERCIO
ROVIGO «Protestiamo per aprire, non per chiudere». Le saracinesche

Martedì 11 Maggio 2021
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ROVIGO «Protestiamo per aprire, non per chiudere». Le saracinesche dei negozi della Fattoria, questa mattina, non si abbasseranno in segno di protesta. La manifestazione nazionale Chiudiamo per far tornare a lavorare migliaia di persone che andrà in scena oggi alle 11 con il coinvolgimento di oltre 30mila tra negozi e supermercati, è stata promossa dalle associazioni del commercio, Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CnccConsiglio nazionale dei centri commerciali e Federdistribuzione. Una delegazione dei vertici delle associazioni del commercio sarà, in contemporanea, presente a Roma per un confronto con alcuni esponenti politici sulla questione delle riaperture.
A ROMA IN PIAZZA
«Domani i centri commerciali del Polesine andranno direttamente nella capitale per chiedere l'apertura immediata nei festivi e prefestivi - spiega il presidente del centro commerciale di Borsea, a Rovigo, Claudio Zoccarato - la Fattoria non aderirà al flash-mob che prevede l'abbassamento delle saracinesche dei negozi in segno di protesta contro lo stop durante il weekend. Non possiamo permetterci di chiudere nemmeno un minuto, siamo chiusi da oltre 6 mesi. Una situazione divenuta ormai intollerabile per i centri che ospitano centinaia di piccoli negozi. E poi: dovremmo chiudere dentro i clienti? È sequestro di persona. Non capisco sinceramente la modalità con cui è stata promossa questa protesta. Noi vogliamo aprire, non abbassare la saracinesca per non fare entrare i clienti o imprigionarli all'interno dei negozi. Abbiamo tenuto le serrande abbassate anche troppo. Il Governo da ottobre ci costringe allo stop durante i weekend, lasciando invece aperti tutti gli altri negozi».
Il numero uno della Fattoria aggiunge che «anche nell'ultimo decreto Riaperture, dei centri commerciali non vi è alcuna traccia. Siamo stati dimenticati e lasciati al nostro destino, mentre tutte le altre attività ormai stanno lavorando da tempo anche durante il fine settimana. Domani andrò direttamente a Roma per fare sentire la voce dei centri commerciali del Veneto. La Fattoria è una dei trenta promotori della manifestazione che si terrà in piazza del Popolo per chiedere al Governo di farci riaprire nei festivi e prefestivi».
DELEGAZIONE POLESANA
Insieme al presidente del centro commerciale di Borsea, dal Polesine partirà anche una delegazione del Porto di Adria e del Faro di Giacciano con Baruchella. Questi ultimi, inoltre, hanno annunciato, attraverso le relative pagine Facebook, che aderiranno anche alla protesta di questa mattina con chiusura simbolica, della durata di qualche minuto, delle saracinesche dei negozi. Chiudiamo perché vogliamo aprire!, «Un gesto simbolico - scrive il Porto - per chiedere l'immediata revoca delle misure restrittive che da oltre sei mesi impongono la chiusura dei negozi nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi».
Una prima risposta dal fronte del Governo è arrivata ieri dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, secondo il quale i centri commerciali potrebbero riaprire già con il prossimo turno di riaperture «con determinate regole». Un centro commerciale con il termoscanner all'entrata e flussi contingentati, secondo quanto ha spiegato il sottosegretario, è già una garanzia sul fronte degli assembramenti.
Nell'attesa di tornare a lavorare a pieno regime durante i weekend, la Fattoria sta portando avanti i lavori del nuovo blocco del centro dove troveranno posto un'altra quindicina di negozi. «Apriremo la parte nuova entro la fine dell'anno - annuncia Zoccarato - verrà anche realizzato un nuovo ristorante la cui apertura è invece prevista per Pasqua. Se ci lasciano lavorare, i negozi che chiedono di aprire all'interno del nostro centro non mancano di certo. Continuare con le chiusure dei centri commerciali è irrazionale».
Roberta Merlin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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