Ca' Emo ricorda la strage tra le proteste dei comitati

Domenica 24 Settembre 2017
Ca' Emo ricorda la strage tra le proteste dei comitati
ADRIA
La comunità adriese ieri ha commemorato a Ca Emo la tragedia Coimpo del 22 settembre 2014 quando persero la vita Nicolò Bellato, Paolo Valesella, Marco Berti e Giuseppe Baldan. «Dobbiamo ricercare la verità - ha sottolineato al termine della cerimonia il sindaco -. Cè qualcuno che sta pensando che ci sono cose da nascondere o da non far sapere. Io ho lo coscienza a posto».
Mentre pronunciava queste parole sono stati esposti degli striscioni. Apriamo la porta della vita non limpianto delle morte si leggeva in quello più significativo. Il portavoce dei manifestanti, che hanno applaudito lex assessore Furlanetto, ha avuto poi un vivace scambio di opinioni proprio con Barbujani. Tra i presenti, alcuni primi cittadini del circondario, i parlamentari Emanuela Munerato e Diego Crivellari e la consigliera regionale Patrizia Bartelle.
FURLANETTO E I COMITATI
L'ex assessore Furlanetto nel frattempo incassa la fiducia dei comitati e delle associazioni ambientaliste polesane. Tra questi, Wwf Rovigo, Ca' Emo Nostra, Acli Carbonara, Comitati Amolaretta e Commenda Est, Diritto alla città, San Martino in salute, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Libera e Sonico. «Sarebbe gravissimo e inaccettabile se l'elemento scatenante dell'allontanamento di Furlanetto fosse stata la volontà dell'ex assessore adriese di fare chiarezza avanti alla Commissione parlamentare sul traffico illecito dei rifiuti, in ordine alla condotta tenuta dai funzionari della Provincia sulle polizze fideiussorie rilasciate dalla fallita finanziaria Fideas. Polizze depositate da Coimpo nel dicembre 2013» sottolineano comitati e associazioni.
Per le rappresentanze ambientaliste le fideiussioni presentate in Provincia, che avrebbero dovuto garantire la bonifica del sito, erano fin dall'inizio inesigibili: «Sono state rilasciate da una finanziaria mai autorizzata dalla Banca d'Italia al rilascio di garanzie a enti pubblici - commentano -. La stessa società era stata inoltre cancellata dall'albo degli intermediari finanziari già nel 2013 ed è fallita nel giugno 2014».
Considerata la totale assenza di adeguate garanzie finanziarie per far fronte ai costi dell'allontanamento dei materiali stoccati in Coimpo, in violazione degli atti autorizzativi, con il rischio dell'onere finanziario dell'adempimento in capo al Comune di Adria, i comitati e le associazioni chiedono che sulla vicenda sia fatta chiarezza con l'individuazione delle responsabilità per le polizze fideussorie carta straccia su cui auspicano un'indagine sia della Magistratura penale che di quella contabile. Da qui una richiesta: «La Provincia realizzi e renda pubblico, con urgenza, uno screening delle polizze fideiussorie poste a garanzia di tutte le attività di smaltimento e di gestione dei rifiuti da lei autorizzate. Alla luce della sentenza della Corte di Cassazione di giugno per l'inchiesta fiorentina sul traffico di rifiuti in cui è coinvolta Coimpo, si avvii anche una verifica delle pratiche di spandimento in agricoltura sia dei fanghi provenienti da Coimpo che dagli altri impianti di gestione dei reflui esistenti sul territorio provinciale».
Da giovedì il Comune di Adria ha provveduto alla pubblicazione del verbale del tavolo tecnico su Coimpo. Contiene il resoconto stenografico della seduta. Vi si accede tramite internet scaricandolo dal sito del Comune. È disponibile anche il file audio. Di Coimpo si parlerà in sede di consiglio comunale giovedì 28 settembre alle 19.15. Le minoranze hanno richiesto espressamente la presenza di Furlanetto.
RIMPASTO IN GIUNTA
Marika Munaro, in quota alla Bobosindaco e vicina a Forza Italia, attuale presidente della Fondazione Mecenati, è in pole per sostituire l'ex assessore Giorgia Furlanetto. Il sindaco Massimo Barbujani, di fronte al rifiuto di Fdi An di sostituire la loro esponente con un altro loro rappresentate, potrebbe essere costretto a questa mossa per evitare di mettere a rischio di legittimità amministrativa le prossime delibere di giunta, stante la mancanza di una componente della cosiddetta quota rosa. Mentre per sostituire la dimissionaria Patrizia Osti si fa il nome di Anna Paola Lisi, sempre della Bobosindaco e attuale consigliere in Casa din riposo.
Guido Fraccon

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