ADRIA
Teatro Ferrini esaurito per lo spettacolo del gruppo folcloristico Bontemponi & Simpatica Compagnia di Bottrighe. Il sodalizio ha infiammato il pubblico della presentazione dei corsi per il nuovo anno accademico dell'Università Popolare. Una sorta di lezione-spettacolo alla riscoperta delle tradizioni polesane.
«Il sempre ricco spettacolo dei Bontemponi, che raccoglie la storia e le tradizioni locali, coinvolge e diverte. È un'eccellenza che va salvaguardata» ha sottolineato Fanny Franzoso, da un trentennio coordinatrice dell'Università Popolare.
Parole di apprezzamento anche da Sandra Zangheratti, direttore provinciale dei corsi, dall'arciprete della cattedrale, monsignor Antonio Donà, da Marco Doati, responsabile del teatro, e dal consigliere comunale Graziella Bovolenta. Il gruppo ha fatto omaggio dell'ultima raccolta di brani su cd dei Bontemponi e di una pubblicazione sulla vita di Umberto Maddalena.
Lo spettacolo è stato un viaggio in un'autentica atmosfera d'altri tempi sulle note più briose del repertorio del gruppo. Mezzo secolo di storia accompagnato dalle fisarmoniche di Giovanni Pezzolato e Mariangela Borella, dai fiati di Renato Casellato, dalle chitarre di Sergio Salmi e da altri inusitati strumenti artigianali. Su tutto le immancabili e coinvolgenti battute e scenette ironiche di vita contadina con le brillanti gag del presidente Roberto Marangoni. La conclusione è stata affidata alla voce solista di Loretta Guzzon che ha interpretato Nina Ninà. In sala anche tre ragazze brasiliane di Santa Caterina, con progenitori adriesi. In visita alla città, sono state chiamate sul palco dai Bontemponi per cantare insieme Merica, Merica, momento per loro, molto emozionante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Teatro Ferrini esaurito per lo spettacolo del gruppo folcloristico Bontemponi & Simpatica Compagnia di Bottrighe. Il sodalizio ha infiammato il pubblico della presentazione dei corsi per il nuovo anno accademico dell'Università Popolare. Una sorta di lezione-spettacolo alla riscoperta delle tradizioni polesane.
«Il sempre ricco spettacolo dei Bontemponi, che raccoglie la storia e le tradizioni locali, coinvolge e diverte. È un'eccellenza che va salvaguardata» ha sottolineato Fanny Franzoso, da un trentennio coordinatrice dell'Università Popolare.
Parole di apprezzamento anche da Sandra Zangheratti, direttore provinciale dei corsi, dall'arciprete della cattedrale, monsignor Antonio Donà, da Marco Doati, responsabile del teatro, e dal consigliere comunale Graziella Bovolenta. Il gruppo ha fatto omaggio dell'ultima raccolta di brani su cd dei Bontemponi e di una pubblicazione sulla vita di Umberto Maddalena.
Lo spettacolo è stato un viaggio in un'autentica atmosfera d'altri tempi sulle note più briose del repertorio del gruppo. Mezzo secolo di storia accompagnato dalle fisarmoniche di Giovanni Pezzolato e Mariangela Borella, dai fiati di Renato Casellato, dalle chitarre di Sergio Salmi e da altri inusitati strumenti artigianali. Su tutto le immancabili e coinvolgenti battute e scenette ironiche di vita contadina con le brillanti gag del presidente Roberto Marangoni. La conclusione è stata affidata alla voce solista di Loretta Guzzon che ha interpretato Nina Ninà. In sala anche tre ragazze brasiliane di Santa Caterina, con progenitori adriesi. In visita alla città, sono state chiamate sul palco dai Bontemponi per cantare insieme Merica, Merica, momento per loro, molto emozionante.
