ARREDO URBANO
ROVIGO «A Rovigo c'è già un regolamento sui plateatici

Mercoledì 29 Gennaio 2020
ARREDO URBANO
ROVIGO «A Rovigo c'è già un regolamento sui plateatici e deve essere dunque rispettato. Anzi, il capoluogo polesano farà da modello alle altre città venete in tema appunto di plateatici». Vincenzo Tinè, 57 anni, architetto, il nuovo soprintendente di Verona, Vicenza e Rovigo, ha le idee chiare su come devono essere gli arredi esterni dei diversi locali dei centri storici e annuncia l'arrivo di un unico regolamento con indicazioni che dovranno essere rispettate da ciascuna città, compreso il capoluogo polesano.
«A Rovigo c'è già un buon regolamento spiega Tinè -, l'idea è di utilizzarlo come modello anche per le altre città, dopo opportune modifiche in base a uno studio complessivo delle caratteristiche ed esigenze dei diversi centri». E fa sapere: «Lavoreremo a stretto contatto con gli altri funzionari per preparare regole uniformi, in modo da creare una certa armonia anche per quanto riguarda l'aspetto che dovranno avere queste strutture e mettere dunque un po' di ordine».
COORDINAMENTO
Nelle prossime settimane sarà avviato un lavoro coordinato tra i funzionari dei diversi capoluoghi veneti per mettere nero su bianco regole comuni sul fronte degli arredi esterni dei locali nei centri storici. Non varrà più, insomma, la regola città che vai plateatico che trovi, ma ci sarà una certa uniformità anche sul fronte del decoro urbano. Rovigo però, come ha annunciato il numero uno della Soprintendenza di Verona, parte in vantaggio rispetto agli altri centri, in quanto ha già una serie di dettagliatissime regole su forma, colore e materiale di sedie, tavolini e ombrelloni di bar e ristoranti. Un regolamento che, secondo quanto spiega il numero uno delle Belle Arti, una volta uniformato agli altri centri, dovrà essere rispettato da tutti gli esercenti. In città il codice dei dehors è infatti arrivato infatti nel 2017, dopo oltre 12 anni di sedie e tavolini autorizzati in deroga dal Comune e in conseguente clima di incertezza, oltre a un disordine sul fronte degli arredi esterni ai locali. Ognuno insomma, prima del regolamento, faceva un po' a proprio gusto. Ora, le regole a Rovigo ci sono, ma non tutti sembrano applicarle alla lettera. La precedente amministrazione aveva deciso di concedere qualche mese per permettere agli esercenti di mettersi in regola, il tempo necessario per acquistare nuovi arredi e levare di mezzo le strutture non autorizzate.
CONTROLLI DEI VIGILI
A gennaio del 2019 dovevano dunque partire i controlli della Polizia Locale nei bar, locali e ristoranti. In centro storico però regnava ancora una certa confusione e in vista di una modifica del regolamento proposta dall'ex assessore al Commercio Luigi Paulon, anche le ispezioni erano state congelate. La questione non è però ancora stata affrontata dalla nuova Giunta. In queste ultime settimane però qualcosa si è messo. Il Comune di Rovigo si è infatti rivolto alla Sovrintendenza per chiedere delucidazioni relative all'applicazione di alcune disposizioni del nuovo regolamento.
NUOVO RESPONSABILE
Nel frattempo, è arrivato il nuovo soprintendente per archeologia, belle arti e paesaggio di Verona, Vicenza e Rovigo, Vincenzo Tinè, arrivato da Padova e con la fama d'essere particolarmente attento e rigoroso sul tema dei plateatici. Già soprintendente archeologico del Veneto dal 2009 al 2015, Tinè era da soli tre mesi a Padova, dopo quattro anni a Genova, sua città d'adozione essendo nato a Reggio Calabria. Circa un mese fa è stato inviato a Verona al posto di Fabrizio Magani, trasferito a Padova. Tinè nella città del Santo, proprio sul tema dei plateatici, aveva fatto valere le sue ragioni anche dando linee restrittive sui plateatici dei bar e sulle aree mercatali del centro.
R.Mer.
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