ADRIA
Il parcheggio fantasma di via Aldo Moro potrebbe trasformarsi in futuro

Martedì 25 Giugno 2019
ADRIA
Il parcheggio fantasma di via Aldo Moro potrebbe trasformarsi in futuro in un'area di sgambamento cani. L'opera incompiuta da 11 anni, sarebbe stata individuata dall'amministrazione Barbierato come una delle potenziali collocazioni per questo parco per i migliori amici dell'uomo. Adria, infatti, ha deciso di dotarsi quanto prima di un'area attrezzata per gli animali a quattro zampe.
L'idea è stata ufficializzata dall'assessore Marco Tosato mesi fa senza fare cenno alla posizione dell'area. «É in costante crescita - ha spiegato Tosato - la richiesta di un'area attrezzata per lo sgambamento dei cani. È necessaria pertanto l'individuazione di aree verdi attrezzate, delimitate da recinzione, regolamentate e dotate di opportuni servizi, dove poter lasciare i cani liberi di divertirsi in sicurezza, senza invadere spazi dedicati a famiglie e bambini. Ci siamo già attivati nel 2018 e individuato l'area. In base alle disponibilità di bilancio e dell'iter amministrativo abbiamo in previsione di promuoverla entro l'anno».
IL PROGETTO
L'operazione era stata annunciata più volte anche dalle precedenti amministrazioni ma non era mai decollata. Anni fa erano anche state valutate due ipotesi per questo parco recintato. La prima area si trova in via Bettinazzi, a fianco dell'ingresso stadio, di fronte ad un ambulatorio veterinario. La seconda, la più adatta per dimensioni, si trova invece in via Moro, fronte eliporto dell'Ulss 19 e fronte Canalbianco. L'operazione prevedeva di recintare la zona con della rete ed installare un cancelletto d'ingresso. Dovevano essere collocati poi dei cestini ed apposita segnaletica con le norme di comportamento. «L'ipotesi del parcheggio dovrà comunque passare tramite un cambio di destinazione urbanistica- commenta il capogruppo del Pd Sandro Gino Spinello - e mi sembra piccola».
I RESIDENTI
Una cosa ad oggi, mentre i residenti sono già in fibrillazione, è certa. L'area è attualmente ridotta ad una vera e propria giungla, se non a discarica ad uso e consumo dei soliti vandali e luogo di incontri tra consumatori di droghe. Tutta colpa di palazzo Tassoni e delle amministrazioni che si sono succedute dal 2008 ad oggi. Fu ceduta in comodato d'uso, ancora nel luglio del 2008, esattamente il 28 luglio, dalla Provincia a palazzo Tassoni dopo la richiesta avanzata nel mese di giugno dello stesso anno dall'amministrazione comunale allora guidata da sindaco Antonio Lodo.
IN RITARDI
Nel dettaglio la giunta provinciale aveva approvato la cessione in comodato d'uso del compendio immobiliare a condizione che il Comune provvedesse a proprie spese all'asfaltatura e all'illuminazione pubblica della nuova area di parcheggio indicando pure altri interventi quali opere edili di demolizione e rifacimento dell'esistente recinzione di delimitazione con l'attuale Polo Tecnico, la realizzazione delle opere fognarie per lo smaltimento dell'acqua piovana, il frazionamento dell'area oltre ad ogni altra spesa inerente e conseguente alla realizzazione dell'opera. Il Comune di Adria, meno di un paio di mesi dopo, il 19 settembre comunicava a palazzo Celio di aver preso atto delle prescrizioni dettate. Nell'ottemperanza delle stesse, quest'ufficio, nei tempi ragionevolmente brevi, provvederà all'inizio dei lavori scriveva a quel tempo Carlo Gennaro, attuale dirigente del Comune di Adria. Lavori che per il momento sono rimasti lettera morta in attesa, forse, dei cani.
Guido Fraccon
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